Allarme Covid, fiato sospeso per i tamponi della scuola elementare, classi "sdoppiate" al Liceo

Montegranaro, allarme Covid, fiato sospeso per i tamponi della scuola elementare, classi "sdoppiate" al Liceo
Montegranaro, allarme Covid, fiato sospeso per i tamponi della scuola elementare, classi "sdoppiate" al Liceo
di Chiara Morini
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Giovedì 1 Ottobre 2020, 10:06

FERMO - Potrebbero arrivare già oggi i risultati dei tamponi dei bambini della scuola elementare di Montegranaro, effettuati dopo che la loro maestra è risultata positiva al Covid.

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Mentre si attendono gli sviluppi, l’attività scolastica negli istituti, tra cui quelli superiori, va avanti. «Tutto tranquillo, solo disagi logistici al momento» riferisce tra gli altri il dirigente scolastico del Liceo Annibal Caro, Piero Ferracuti.
 
Lui ha dovuto “sdoppiare” alcune classi per garantire il distanziamento richiesto dalla normativa nazionale anti-Covid. Anche quello è in via di risoluzione, e dunque tutto sta filando liscio per il suo istituto. La sicurezza c’è perché tutte le scuole superiori hanno dovuto prevedere e nominare un referente Covid, per gestire dal punto di vista logistico ed operativo il da farsi nell’eventualità si verificassero casi positivi tra gli studenti. Se qualcuno di questi (così come docenti o operatori) rimanesse a casa perché positivo al Covid, dovrà attendere il nulla osta al rientro a scuola se invece rimanesse a casa affetto da patologia diversa, dovrà attendere le indicazioni del medico.

Queste sono solo alcune delle disposizioni ministeriali, a cui si attendono tutti gli istituti di ogni ordine e grado. Protocolli di massima sicurezza sanitaria anche in vista della ripresa, fra non molto, dell’anno accademico del Conservatorio Pergolesi di Fermo. Il presidente Igor Giostra fa sapere che tutto è in regola per partire: dai presidi (quindi mascherine e gel) ai doppi percorsi differenziati, con tanto di misurazione della temperatura all’ingresso. Nel frattempo su Facebook c’è stato chi ha segnalato la presenza di code di auto in via Leti. Sono quelle che si recano nella zona degli impianti sportivi, per effettuare il tampone. In questi giorni, soprattutto ieri, sono stati tanti quelli che hanno dovuto sottoporsi all’esame e dunque sono arrivati (quasi) tutti insieme. Una situazione emergenziale, causata da un’impennata di richieste di esami anti-Covid. La preoccupazione su Facebook è quella secondo cui a finestrino aperto arriverebbero nella zona persone con volto scoperto senza mascherina, nei pressi delle istituzioni scolastiche. Pratica questa, del drive through, utilizzata in diversi paesi, come si nota spesso anche dalle immagini video dei notiziari.

Secondo l’Asur non ci sono problemi di alcun genere, e l’azienda sanitaria sarebbe pronta a suddividere le turnazioni per i tamponi, qualora i numeri delle richieste dovessero tornare a crescere. Del resto il virus non si trasmette all’aria aperta, se c’è distanza, e questo lo dice lo stesso governo, quando impone l’uso della mascherina obbligatoria all’aperto solo se non si può garantire il rispetto della distanza di sicurezza. L’Area vasta 4 è dunque pronta a gestire i tamponi, le cui richieste dovessero pervenire dai medici e/o dai pediatri.
 

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