Fermo, la mamma della bimba autistica: «Lunedì ricomincio a lavorare, ma per lei non riparte nulla. Come faccio?»

Fermo, la mamma della bimba autistica: «Lunedì ricomincio a lavorare, ma per lei non riparte nulla. Come faccio?»
Fermo, la mamma della bimba autistica: «Lunedì ricomincio a lavorare, ma per lei non riparte nulla. Come faccio?»
di Pierpaolo Pierleoni
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Maggio 2020, 11:31

FERMO - Ha raggiunto una ribalta nazionale l’appello di Roberta, la mamma di una bimba autistica residente nel Fermano che nei giorni scorsi ha chiesto alle istituzioni risposte urgenti alle difficoltà dei minori disabili o bisognosi di assistenza. Ha denunciato l’abbandono in cui sono state lasciate tante famiglie, per la sospensione, oltre alla scuola, di tutte le attività terapeutiche per via dell’emergenza Coronavirus.

LEGGI ANCHE:
Coronavirus, crescono i positivi (23), ma anche i tamponi, epidemia sotto controllo. Nelle Marche 6.642 contagiati/ I test effettuati in tutta Italia in tempo reale

Infezioni, tamponi, ricoveri e posti in terapia intensiva: Marche con le carte in regola


«Restare per tutto questo tempo senza interventi sociosanitari è vergognoso – ha scritto la donna – fa rabbia il disinteresse sulla nostra vicenda, ho avuto la conferma che siamo invisibili». Da lunedì la mamma, estetista, ricomincerà a lavorare, ma le attività per la figlia ancora non sono ripartite.
 
Del caso si è occupato il giornalista Mediaset Remo Croci, arrivato in casa della sua famiglia a girare un servizio per il tg di Italia Uno, Studio Aperto. Intanto, finalmente, si inizia a vedere la luce, ma Roberta attende ancora certezze. «Non ho ancora avuto risposte chiare sulla data in cui la bambina potrà riprendere le sue terapie - spiega la donna –; sicuramente si è fatto un passo avanti perché si va verso la ripresa delle attività. Ma io, che sono estetista, da lunedì ricomincerò a lavorare, riuscire a conciliare gli impegni di tutta la famiglia non è semplice. Per ora riprenderò solo al pomeriggio, così potrò occuparmi delle bambine al mattino (Roberta ha anche una figlia più piccola), mentre mio marito ha preso le ferie dall’azienda in cui lavora per seguirle in orario pomeridiano».

Una gestione in attesa che la piccola possa ricominciare quanto prima ad essere seguita da personale specializzato. «Lei era abituata, dopo la scuola al mattino, ad effettuare 5 ore al giorno tra terapie vere e proprie ed attività educative per l’autonomia – continua la madre –. Questi mesi li ha vissuti molto male, è una bimba con autismo ed iperattività, per settimane ha dormito 3, massimo 4 ore al giorno».

«Di solito - riprende - cercavo di tenerla impegnata per il maggior tempo possibile, tra scuola, terapie, altre attività, come la piscina con Anthropos che svolgeva ogni sabato. All’improvviso si è trovata con le scuole chiuse, la didattica online è del tutto inadatta per una situazione come la sua, le terapie sono state sospese, è rimasta chiusa in casa 24 ore al giorno, è stato davvero traumatico per la bambina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA