Fermo, furti, schiamazzi, alcol e droga: un weekend d'inferno per la movida sulla costa

Fermo, furti, schiamazzi, alcol e droga: un weekend d'inferno per la movida sulla costa
Fermo, furti, schiamazzi, alcol e droga: un weekend d'inferno per la movida sulla costa
di Sonia Amaolo
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Lunedì 7 Settembre 2020, 09:56

FERMO - Furti di portafogli e aggressioni, alcol e droghe, siamo alle solite. L’estate volge al termine ma i sintomi di un disagio tutto giovanile che fatica a fare i conti con il coronavirus e, nella foga dell’euforia, sfocia nella movida molesta tra ubriacature, risse, vandalismi e chi più ne ha più ne metta, continua a tenere banco anche in clima settembrino. È come se le restrizioni, le mascherine e i divieti, anziché limitare, scatenino ragazzi e ragazze, invogliandoli a esagerare, senza limiti né confini, ossia esattamente il contrario delle prescrizioni anticovid. 

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Così il fine settimana appena passato si qualifica come tutti gli altri che hanno dominato questa pazza estate, con tutto il suo carico di caos e negatività. Anche tra venerdì e sabato e nella notte dopo e in quella dopo ancora si sono registrate ammucchiate in spiaggia con contorno di schiamazzi, sporcizia, danni alle auto in sosta e a tutto quello che capitava a tiro.
 
A Porto Sant’Elpidio un ragazzo è riuscito a sventare un furto di portafogli davanti a uno chalet del lungomare centro mentre sono dovuti intervenire i carabinieri per due uomini che avevano cominciato con le parolacce e poi avevano proseguito con gli spintoni. L’alterco stava per degenerare se non fossero arrivati i militari dell’Arma. Le sirene delle forze dell’ordine hanno preso a rumoreggiare già dopocena e si sentivano da nord a sud in riviera, da Porto Sant’Elpidio a Porto San Giorgio, dove i problemi maggiori si sono evidenziati nella zona della bambinopoli e in tutta l’area centrale tra il lungomare Gramsci e le vie limitrofe, fino al parcheggio vicino alla stazione, dove il giro di spaccio comincia a preoccupare. 
La costa
A percorrere le strade delle località costiere il sabato e la domenica sera, al primo impatto sembrava di vivere una classica serata estiva di un anno fa, senza Coronavirus, con tanti giovani e assembramenti, ragazzi ubriachi e sfatti senza mascherine e bottiglie di birra per terra. Controlli e sanzioni nei centri nevralgici del divertimento non sono mancati. Impegnati sul campo Polizia, Carabinieri e Vigili urbani. Presidi nelle aree più a rischio da piazza Mentana a Porto San Giorgio alla piazzetta di via Battisti a Porto Sant’Elpidio fino alle stazioni ferroviarie. Sono diverse e vaste le aree tenute sotto controllo per far rispettare il distanziamento. I locali si regolano da soli con la security privata. Chi vive in centro sul lungomare non ce la fa più perché di notte non dorme, l’orario peggiore va dalle due alle cinque, quando gli chalet hanno chiuso e la gioventù si riversa in spiaggia per continuare a far caciara. All’alba restano sporcizia e puzza, bidoni dell’immondizia rovesciati, bottiglie spaccate con vetri ovunque e forte odore di urina. Nel cicaleccio notturno ogni tanto una macchina con la musica a palla dà il colpo di grazia a chi vorrebbe riposare un po’ e si va avanti così finché spunta il sole. Non risultano ricoveri per comi etilici però, ed è già qualcosa. 
Le sinergie
La sinergia tra Questura, Carabinieri, Finanza e municipali sta dando i risultati sperati nella prevenzione: servizi congiunti, scambio d’informazioni, controllo del territorio, vigilanza di zone a rischio. A Porto Sant’Elpidio ci sono stati controlli mirati anche per contrastare la prostituzione in strada, che l’emergenza epidemiologica non ha azzerato.

Lido Tre Archi è monitorata senza soluzione di continuità, con la Squadra mobile e la Volante, la Scientifica, il Reparto prevenzione crimine di Pescara e l’Unità cinofila della finanza sempre in giro.

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