Si aggrava il focolaio coronavirus alla casa di riposo: una vittima e altri ospiti contagiati

Fermo, si aggrava il focolaio coronavirus alla casa di riposo: una vittima e altri ospiti contagiati
Fermo, si aggrava il focolaio coronavirus alla casa di riposo: una vittima e altri ospiti contagiati
di Francesca Pasquali
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Sabato 19 Dicembre 2020, 10:49 - Ultimo aggiornamento: 11:07

FERMO - Si aggrava il focolaio scoppiato dentro la casa di riposo Sassatelli. Dopo il secondo giro di tamponi, gli ospiti positivi sono saliti a 58. La casa di riposo di Fermo registra anche la prima vittima del Covid. Era ricoverata nella Rsa di Ripatransone.

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Sette, al momento, gli anziani al Murri. Nove sono stati trasferiti nella Rsa di Campofilone, uno in quella di Fossombrone, sei in quella di Ripatransone, quattro a Villa Serena, a Jesi, dove oggi ne arriveranno altri. Alla casa di riposo Sassatelli restano trenta anziani positivi. Si trovano tutti al terzo piano della struttura, trasformato in area Covid, e sono tutti asintomatici.

Quarantacinque gli ospiti negativi al tampone.

I camici bianchi

Aumentano anche i casi tra gli operatori sanitari che lavorano nella residenza protetta. Gli oss contagiati, al momento, sono quattordici. L’esito dei tamponi aveva già accertato la positività di tutti e quattro gli infermieri. Nella casa di riposo è attivo un team Usca dedicato al focolaio. Un secondo è pronto a entrare in azione «per alcune ore al giorno in caso di necessità». La struttura, dove sono presenti due coordinatori infermieristici a supporto degli operatori, sta aspettando la risposta della Marina Militare per l’invio di infermieri per assistere gli ospiti negativi. Ieri, intanto, al Fermo Forum è partito lo screening di massa. I fermani testati nel primo giorno di tamponamento sono stati 1.150. Quattro quelli che hanno scoperto di essere positivi. Un’affluenza tutto sommato buona, per un meccanismo che ha ancora bisogno di qualche aggiustata, ma che, nel complesso, ha funzionato. L’unico intoppo, di mattina, c’è stato all’accettazione. Dove le auto in fila vengono indirizzate sotto i gazebo per fare i test.

La procedura

Prima, però, devono aspettare la consegna del codice a barre da dentro il Fermo Forum. Dove, ieri mattina erano attive solo tre postazioni. Poi, visto il movimento, l’Av 4 ne ha messe in opera altre tre. Le prime auto sono arrivato poco dopo le sette. Un lungo serpentone armato di pazienza e tessera sanitaria. I tamponi sono cominciati alle otto. Il risultato si aspetta in macchina. Arriva via telefono nel giro di un quarto d’ora. Non si esce dal parcheggio finché non si sa se il tampone è negativo o positivo. Sospiro di sollievo, nel primo caso. Altrimenti, ci si sposta al gazebo numero 11, per il tampone molecolare. Protezione civile, Municipale, Polizia e Carabinieri tengono d’occhio la zona. In fila, ieri, c’era gente di ogni età. Tanti gli anziani che hanno aderito allo screening gratuito. La maggior parte ha apprezzato l’iniziativa. Primo giorno di esame superato per Licio Livini.

I commenti

«In questo momento di grande difficoltà -ha detto - i nostri operatori si stanno spendendo al meglio», ha detto il direttore dell’Area vasta 4, che ha ringraziato la Regione «per il coraggio e la sensibilità nel voler testare la popolazione, rassicurandola sul suo stato di salute». «È stato fatto un lavoro straordinario. Fermo – ha rincarato il consigliere regionale Andrea Putzu – ha dato una grande risposta, raccogliendo la sfida della Regione».

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