Lavoro, le assunzioni calano del 45%: tsunami Covid sul mondo del commercio

Fermo, lavoro, le assunzioni calano del 45%: tsunami Covid sul mondo del commercio
Fermo, lavoro, le assunzioni calano del 45%: tsunami Covid sul mondo del commercio
di Sonia Amaolo
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Sabato 31 Ottobre 2020, 04:10

FERMO - Crollano le assunzioni del 38% in Italia e del 43,4% nelle Marche. La maglia nera spetta ad Ascoli che segna un -48,1%, seguono Macerata con -46,4%, Fermo con -45,9%, Pesaro Urbino con -42,6% e Ancona con -38,6%. Restando A Fermo, rispetto alla media regionale ha indici peggiori ma va meglio di Ascoli e Macerata, anche se quest’ultima è l’unica con un +11,3% sugli stagionali. Nel complesso la laboriosa regione al plurale soffre più del resto dello Stivale.

Il particolare

I dati dell’Osservatorio Inps sul precariato sono preoccupanti.

Tra gennaio e giugno si sono persi 50mila posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. È stato uno tsunami per bar, ristoranti, alberghi. I numeri sono in caduta libera. Lo scudo della cassa integrazione e del blocco dei licenziamenti ha protetto i lavoratori a tempo indeterminato ma i contratti a termine sono saltati come birilli. In Italia da gennaio a luglio sono venuti a mancare quasi 800mila posti di lavoro rispetto allo stesso periodo del 2019, nelle Marche se ne sono persi quasi 50mila. Volendo fare un raffronto tra dato nazionale e regionale, considerando 800mila posti in meno su 60,36 milioni di italiani e 50mila posti in meno su 1,513 milioni di marchigiani, da un anno all’altro si sono perse l’1,3% delle assunzioni a livello nazionale e il 3,3% a livello regionale, percentuali in rapporto alla popolazione. Nelle Marche le assunzioni erano state 114.496 nel 2019 e sono scese a 64.757 nel 2020. I precari pagano il prezzo più alto. Nel Fermano sono diminuite del 46,4% le assunzioni a tempo determinato, del 46,7% quelle a termine, del 53,1% quelle con contratto intermittente, del 41,9% quelle in apprendistato, del 59,9 quelle in somministrazione, del 21% le stagionali. Nel complesso il crollo è del 43,4% nelle Marche e del 45,9% nel Fermano.

Il sostegno

La cassa integrazione ha aiutato la tenuta dell’industria ma per il commercio è stata catastrofe. Per bar e ristoranti lo smart working è stata una mazzata a cui si è aggiunto il lockdown a dare il colpo di grazia. Analizzando i dati del Fermano nel periodo di riferimento, tra gennaio e febbraio si erano persi 246 posti di lavoro ma lo schianto c’è stato nel triennio marzo/maggio con 5.387 assunti nel 2019 e 1.693 nel 2020, quindi un -68,6% e nel solo mese di aprile un -89%. Maggio ha registrato una leggerissima ripresa ma sempre un -58% e giugno -36,8%. Anche i dati sulle variazioni contrattuali non sono confortanti, analizzando lo stesso semestre gennaio-giugno. Siamo sempre a un segno - del 28,6%.

La scelta

In provincia di Fermo gli apprendisti trasformati a tempo indeterminato, da 150 del 2019 sono 201 nel 2020 mentre le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine passano da 906 del 2019 a 608 del 2020 con un -23,4% e una situazione che si mantiene costante nel periodo. Solo febbraio ha un minimo aumento con 2 lavoratori che da apprendisti sono passati a tempo indeterminato e otto persone che, da rapporti a termine, sono stati occupati a tempo indeterminato. Da febbraio in poi, però, i numeri sono stati in costante calo anche su questo fronte.

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