Il Covid ora fa tremare anche i piccoli Comuni: 23 pazienti positivi all'ospedale Murri

Il Covid ora fa tremare anche i piccoli Comuni: 23 pazienti positivi all'ospedale Murri
Il Covid ora fa tremare anche i piccoli Comuni: 23 pazienti positivi all'ospedale Murri
di Francesca Pasquali
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Martedì 13 Ottobre 2020, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 09:00

FERMO - Non sono più immuni dal virus i piccoli Comuni dell’entroterra. Il nemico temuto e invisibile, adesso, fa paura anche ai paesini finora risparmiati. Due i contagi a Grottazzolina, due ad Amandola e altrettanti a Campofilone.

Positivi anche a Montegiorgio, Montappone, Rapagnano e Servigliano. L’altro ieri, Massa Fermana, ha registrato i suoi primi due casi dall’inizio della pandemia. Il borgo, che finora era rimasto immune, si trova, per la prima volta, a fare i conti con il Covid. I contagiati sono un padre e il figlio. Tamponi sono stati effettuati anche sul resto della famiglia. 

Il test
Il sindaco, Gilberto Caraceni, ha deciso che tutti i dipendenti del Comune dovranno fare il test. Sarà effettuato nel punto prelievi del paese, gestito da un laboratorio privato, il San Serafino di Montegranaro, con il quale il sindaco vorrebbe convenzionarsi «per spuntare un costo del tampone più abbordabile per tutti coloro che volessero farselo». «C’è bisogno della collaborazione di tutti i cittadini – dice Caraceni –, ai quali raccomando di tutelare per primi la propria salute, attraverso il rispetto delle regole e i comportamenti moralmente responsabili, sia verso se stessi che verso tutta la comunità». 
Più ricoveri
Mentre al Murri si impenna il numero dei pazienti ricoverati (ieri erano 23), il problema, nei piccoli Comuni, è doppio. Perché, oltre alla più che legittima paura del contagio, spesso scatta la caccia all’ “untore”. Nei paesini ci si conosce tutti. Le voci sfilano di bocca in bocca. Ma, chiacchiera dopo chiacchiera, le dicerie finiscono per trasformarsi. Così, succede che spuntino contagi a destra e a manca, a volte veri, altre no. Ci si addita l’un l’altro, di nascosto. Come se ammalarsi fosse una colpa. È successo nei mesi più brutti, quando ci si guardava in cagnesco senza un motivo. Succederà ancora. Per questo, sul Covid, aleggia una specie di mistero. Si fa una gran fatica a raccogliere notizie. I sindaci, che i dati dei contagi li hanno sotto mano tutti i giorni, devono scegliere se renderli pubblici o no. Il più delle volte non lo fanno. Proprio per non innescare questa caccia alle streghe fuori tempo massimo. Quelli che lo fanno, usano i social per diffonderli. Ma il problema resta. E resterà a lungo. Infatti, i contagi continuano a salire. Ieri, nelle Marche, i nuovi casi sono stati 37. Sette quelli registrati nella nostra provincia. Numeri sottostimati, relativi ai tamponi fatti nel fine settimana, che sono sempre meno rispetto a quelli degli altri giorni. Che il Covid ora faccia di nuovo paura lo dimostrano anche i ricoveri, che crescono giorno dopo giorno. Ieri, all’ospedale di Fermo, i pazienti positivi nel reparto di Malattie infettive erano 23. Solo quattro sono del Fermano, il resto arriva perlopiù dall’Ascolano. 
La Terapia intensiva
Con Terapia intensiva chiusa per lavori, il Murri adesso è punto di riferimento di Malattie infettive per il sud della regione. Ma il reparto si sta riempiendo. I letti sono in tutto 32 e, se i ricoveri continueranno a questi ritmi, presto non ci sarà più posto. Nel fine settimana scorso sono state ricoverate sette persone. I dimessi sono stati sei. Quattro sono tornati a casa. Uno è stato trasferito nella Rsa di Campofilone, dove adesso i malati sono tredici. Un altro è stato trasportato in Terapia intensiva, a San Benedetto. Si tratta di un paziente dell’Ascolano, rimasto al Murri solo per poche ore. Le sue condizioni sono, infatti, peggiorate rapidamente ed è stato trasferito. 
I tamponi
Proseguono, intanto, i tamponi sul personale sanitario.

Trenta quelli eseguiti ieri. Tranne un caso positivo emerso nei giorni scorsi, gli esiti, finora, sono stati tutti negativi. Continua il tour de force in via Leti, dove il “drive-in” vicino alla pista di atletica, in questi giorni, sta facendo gli straordinari. Con l’aumento dei contagi e le classi in quarantena, nel punto allestito dall’Area Vasta 4 per i prelievi in auto, la scorsa settimana sono stati effettuati anche più di 250 tamponi al giorno. Ieri, il Fermano ha registrato una nuova impennata delle quarantene. Le persone in isolamento domiciliare controllato, tra casi e contatti stretti, sono 738, 56 più di domenica, di cui 56 sintomatiche. Gli operatori sanitari in quarantena sono dodici. Dall’inizio della pandemia, le persone in quarantena nella nostra provincia sono state in tutto 4.164.

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