Fermo, i bagnini e l'estate che batte il Covid: «La Riviera è al sicuro»

Fermo, i bagnini e l'estate che batte il Covid: «La Riviera è al sicuro»
Fermo, i bagnini e l'estate che batte il Covid: «La Riviera è al sicuro»
di Serena Murri
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Mercoledì 12 Agosto 2020, 10:08

PORTO SAN GIORGIO - Bagnini, presidio estivo di sicurezza. Imponente dimostrazione, vista ieri dalla terrazza panoramica del solarium dell’hotel Caminetto di Porto San Giorgio, con i bagnini di Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Fermo, Marina Palmense, Pedaso e Altidona. Presenti, il prefetto di Fermo Vincenza Filippi, il direttore dell’Area vasta Licio Livini, il comandante del Circomare di Porto San Giorgio Simona Gentile, il sindaco Nicola Loira, il vicesindaco di Fermo Francesco Trasatti, l’assessore elpidiense Elena Amurri (assenti per impegni i sindaci di Pedaso e Altidona).

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È intervenuta Teresa Scriboni, rappresentante di Confcommercio Marche Centrali: «Questo servizio ormai è stato sdoganato, è un servizio a tutti gli effetti e un lavoro professionale che merita attenzione e riconoscimento da tutti e per questo è ancora più organizzato, insieme ai rappresentanti della cooperativa e grazie alla sempre vicina Prefettura il che vuol dire che le istituzioni riconoscono il nostro ruolo fondamentale per la sicurezza in mare di vite umane che i ragazzi a 16 anni sono in grado di porre in salvo.
 
La politica ci deve essere vicina in quanto la filiera del turismo per noi è importantissima e insostituibile. Quella degli stabilimenti balneari è una fabbrica a cielo aperto. Noi siamo presenti con oltre 80 unità operative. Per salvaguardare tutto questo abbiamo bisogno di voi».
I nomi
Presenti alla manifestazione anche i rappresentanti della cooperativa Delta che gestisce il servizio di salvataggio Paolo Spinozzi, Luca Buttafoco, Cristiano Gasparretti, oltre ai rappresentanti sindacali di Confcommercio Romano Montagnoli e Carlo Iommi. Protagonisti i bagnini e la dimostrazione in mare con tre modalità di salvataggio: con pattino, a nuoto con rescue can e con il Sup. A presentare la simulazione, il responsabile della Delta Cristiano Gasparretti che ha spiegato: «Dimostreremo quello che gli istruttori delle sezioni di salvamento e di formazione insegnano ai nostri ragazzi per poter salvare vite umane in mare con sempre nuove tecniche di recupero. La squadra copre il territorio da Pedaso a Porto Sant’Elpidio, siamo presenti in maniera capillare con una torretta ogni 150 metri».
Il metodo
«La catena del soccorso funziona in maniera eccellente solo quando tutte le parti fanno il loro dovere. Il tempismo è fondamentale, soprattutto in caso di arresto cardiaco. I defibrillatori sono presenti lungo tutta la costa». Così ha spiegato tutti i passaggi della dimostrazione in mare dal salvataggio del pericolante in mare alla rianimazione, avvenuta davanti allo chalet Cobà che si è conclusa con il saluto alle autorità dei ragazzi al largo su 10 pattini.
L’appello
La parola anche al sindaco, Nicola Loira che ha ringraziato per l’imponente organizzazione: «Dagli esami di reclutamento, all’organizzazione delle torrette, tutto questo per fornire un servizio al turista che potrebbe essere scontato ma è un servizio essenziale per passare momenti di svago e spensieratezza e avere le spalle coperte. Al mare serve l’educazione. Il mare va temuto sempre. La presenza di questi ragazzi forti, responsabili e capaci è per noi senso di grande conforto.

Siamo cresciuti nell’utilizzo della strumentazione, anche dei fibrillatori cosa che ci rende orgogliosi».

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