Agenti commerciali dall'estero anche senza quarantena: che assist per Micam e Mipel

Agenti commerciali dall'estero anche senza quarantena: che assist per Micam e Mipel
Agenti commerciali dall'estero anche senza quarantena: che assist per Micam e Mipel
di Massimiliano Viti
3 Minuti di Lettura
Martedì 8 Settembre 2020, 05:05

FERMO - Niente quarantena per i visitatori stranieri che vogliono partecipare agli eventi milanesi della moda, inclusi Micam, Mipel e Lineapelle-A new point of view. La disposizione, inclusa nell’ultimo Dcpm del 7 settembre del Governo Conte, in vigore dall’8 fino al 30 dello stesso mese, prevede che chi intende entrare in Italia per partecipare, a fini lavorativi, a una fiera internazionale, può farlo in deroga alle misure di quarantena. Sarà sufficiente presentare al vettore, cioè alla società di trasporto che ne cura il trasferimento, e agli enti deputati al controllo, la documentazione necessaria.

Nello specifico: la lettera di invito, la registrazione all’evento e, soprattutto, la certificazione attestante che il viaggiatore abbia eseguito nelle 72 ore precedenti la partenza un test molecolare o antigenico, tramite tampone, che certifica la negatività al Covid-19.
 
«E’ quanto auspicavamo per superare una situazione che avrebbe comportato un blocco negli arrivi estremamente dannoso per le nostre aziende» commenta Valentino Fenni, presidente della sezione calzaturiera di Confindustria Centro Adriatico che sottolinea: «Il Governo ha recepito le richieste del settore calzaturiero e della moda in generale. Ora i nostri buyer sanno che possono arrivare tranquillamente a Milano. Potranno stare in Italia 120 ore dal loro ingresso nel Paese». Secondo quanto riporta il comunicato diffuso ieri pomeriggio da Confindustria Centro Adriatico, da settimane Assocalzaturifici, con il presidente Siro Badon, era al lavoro per questa soluzione. Nel frattempo sono stati disegnati e messi a punto tutti i percorsi per garantire la sicurezza di espositori e visitatori del quartiere fieristico di Milano-Rho dove sono attesi anche molti russi.
Le previsioni
«In troppi ripetono ‘non verrà nessuno’. E invece abbiamo la certezza di 5.000 buyer già confermati e ora la possibilità di invitare tutti nostri clienti» afferma Fenni che lancia un appello agli imprenditori del distretto marchigiano: «affinché si attivino subito, sapendo che oggi le frontiere non sono più invalicabili». L’imprenditore calzaturiero ringrazia per il lavoro svolto il direttore di Assocalzaturifici Tommaso Cancellara e l’ex presidente dell’associazione Annarita Pilotti. È chiaro che al ritorno il visitatore dovrà rispettare le normative anti contagio vigenti nel proprio Stato. Nel frattempo si è lavorato anche alla sicurezza all’interno del Micam. «I corridoi saranno più ampi e sicuri, i padiglioni verranno sanificati ogni giorno, ci saranno venti dispenser di liquido igienizzante presenti nelle varie aree e diecimila mascherine acquistate da Assocalzaturifici a diposizione in caso di necessità e dimenticanze. Oltre ovviamente ai temoscanner all’ingresso» precisa Valentino Fenni. Insomma, gli eventuali rischi contagio potrebbero essere più alti all’esterno del padiglione fieristico. «Fiera sicura e collezioni innovative e di alta qualità da ammirare e speriamo da ordinare» conclude l’imprenditore calzaturiero.
Le cifre
Saranno circa 500 le aziende che dal 20 al 23 settembre saranno presenti a Milano. Dovranno affrontare il problema dei magazzini dei clienti stipati di scarpe estive invendute a causa del lockdown. Ma questa è la condizione di mercato che nessuna fiera può modificare. Prevedibilmente, le collezioni che verranno esposte in fiera saranno numericamente inferiori ma saranno accattivanti e in linea con i trend al fine di poter catturare quel piccolo spazio di budget acquisti a disposizione dei buyer.

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