Contratti falsi dell'energia elettrica
Condannato a sette mesi un venditore

Contratti falsi dell'energia elettrica Condannato a sette mesi un venditore
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Sabato 12 Luglio 2014, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 12:36
FERMO - Condannato a sette mesi di reclusione perch aveva redatto dei contratti falsi per l'erogazione dell'energia elettrica. Un'altra condanna per Armando Bonfadelli, nato a Brescia e residente a Pedaso, accusato di tentata truffa e falso. Il giudice Barbara Bondi Ciutti ha emesso la sentenza a 7 mesi di reclusione. Il giovane, 32 anni, avrebbe redatto contratti falsi per conto della Fintel Energy Group di Pollenza (in provincia di Macerata), a cinque società e a un amministratore di condominio, per l'attivazione di 30 utenze, al fine di poter intascare i soldi dell'attivazione.

Bonfadelli, secondo quanto ricostruito, avrebbe acquisito documenti e bollette degli ignari soggetti avendo già lavorato per altre società di fornitura elettrica come la Sorgenia. Fortunatamente questa volta il tentativo di raggiro, è stato stroncato sul nascere, senza danni a carico degli utenti, essendo stata la stessa Fintel ad accorgersi dei contratti tarocchi e avendo denunciato l'agente.

Bonfadelli, al momento è sottoposto a misura cautelare in carcere dopo essere stato arrestato, lo scorso maggio, a seguito di un’operazione condotta congiuntamente dalla compagnia dei carabinieri di Osimo e quella di Numana, che ha smantellato una ben avviata associazione a delinquere specializzata nelle truffe via Internet, frode informatica, falsità materiale in scrittura privata, uso d'atto falso e sostituzione di persona, operante in tutta Italia, composta da Bonfadelli e da altri due uomini residenti nel Fermano. I tre, secondo gli inquirenti, oltre ad aver stipulato decine di migliaia di contratti di energia elettrica fasulli ad utenti residenti su tutto il territorio nazionale per conto di diverse società erogatrici, utilizzavano le generalità di alcuni di questi per l'accensione di carte di credito ed utenze telefoniche pre-pagate, veicolando a loro nome e via Internet pacchetti turistici di case ubicate in varie località di vacanza. Altri procedimenti si sono tenuti in tribunale a Macerata. Sotto la lente della magistratura i nuovi contratti per la fornitura di energia e gli agenti che si occupano di allargare la clientela delle società.

Per quanto riguarda invece la maxi indagine che è stata portata avanti dai carabinieri dell’Anconetano, dopo gli arresti stanno proseguendo gli accertamenti per ricostruire l’effettiva entità del giro e le responsabilità dei coinvolti. In questo caso si parla di affitti estivi fantasma in località di pregio, come la Riviera del Conero o la montagna di Cervinia con 3.700 contratti stipulati, per un totale di 350 mila euro di forniture energetiche che sarebbero rimaste, almeno secondo quanto ricostruito dall’accusa, solo sulla carta. Tantissimi i cittadini che sarebbero caduti nella rete, con il blitz delle forze dell’ordine concentrato su Pedaso.
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