Il cineteatro a destinazione commerciale
Un'ipotesi che scatena molte critiche

Il cineteatro a destinazione commerciale Un'ipotesi che scatena molte critiche
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Sabato 26 Aprile 2014, 22:02 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 15:44
PORTO SANT'ELPIDIO - Il guscio del cineteatro ma dentro le attivit commerciali. C'è fermento per il futuro di piazza Garibaldi. Nonostante sia calato il silenzio da qualche mese sul tema che ormai da qualche decennio anima il dibattito e il confronto politico cittadino, i progetti per la riqualificazione dell'area vanno avanti. Non è un caso che alla vigilia di Pasqua sia arrivato a Porto Sant'Elpidio il soprintendente Stefano Gizzi per una visita all'ex cinema teatro Gigli, accompagnato da amministratori e tecnici locali. Dal poco che trapela, sembra ormai prendere piede l'ipotesi di conservare il mercato coperto, dato per spacciato fino a pochi mesi fa, e di recuperare il teatro, con una modifica della destinazione, che diventerebbe prevalentemente commerciale. In mezzo alle due strutture, potrebbe essere realizzata una sorta di copertura leggera, per realizzare un camminamento tra i due edifici.

Osserva con la massima attenzione la vicenda Angela Serafini insieme al suo gruppo, che da anni si battono per la conservazione della memoria storica ed hanno ottenuto il vincolo all'ex cinema, impedendone la demolizione. "La proprietà del cineteatro - nota la maestra - sembra decisa ad usare il teatro ai soli fini commerciali, realizzandovi negozi. Noi cittadini ribadiamo con forza e con convinzione che il Gigli debba tornare a svolgere la funzione di teatro e sala polivalente. Deve essere in grado di accogliere grandi spettacoli, avvenimenti e manifestazioni che si desideri realizzare, senza dover ricorrere, come troppo spesso avviene, al palazzetto dello sport". Quanto ai negozi, piuttosto che dentro al Gigli, la Serafini li vedrebbe "nel mercato coperto ristrutturato. Ciò che ci resta difficile da capire è il collegamento tra mercato coperto e teatro con una copertura. Non ne vediamo l'utilità né la funzione ed inoltre la struttura verrebbe a poggiare su un bene vincolato". Soprattutto, Angela Serafini si chiede perché la cittadinanza non sappia nulla delle intenzioni sul futuro di piazza Garibaldi. "E’ lecito pensare che ci sia non solo un accordo, ma anche un progetto, che non è mai stato presentato in Consiglio e che nessuno ha mai approvato”
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