C'è chi non paga la nafta, barche a secco
Il gestore chiude i rubinetti del carburante

C'è chi non paga la nafta, barche a secco Il gestore chiude i rubinetti del carburante
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Venerdì 29 Agosto 2014, 23:28 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 09:50
PORTO SAN GIORGIO - La marineria rimasta a secco. C' chi non paga pi il conto della nafta e sono stati chiusi i rubinetti del carburante. La marineria sangiorgese, a pochi giorni dalla ripartenza delle attività di pesca, è a secco. In queste ore sulla banchina del porto peschereccio non si parla d'altro: come farà la marineria a uscire dall'impasse che l'ha portata a rimanere con i serbatoi dei motori vuoti? Una soluzione ci sarebbe ma stride proprio con il principale motivo che ha portato la compagnia petrolifera che rifornisce gli impianti del porto a chiudere i rubinetti: basterebbe pagare il conto per il carburante. E tutto tornerebbe alla normalità. Ma in questi momenti non sembra una operazione facile. I pescatori e i vongolari, per fare il pieno alle loro imbarcazioni nell'attracco di Porto San Giorgio pagano il carburante alla cooperativa produttori pesca, che ha in gestione l'impianto di proprietà del Comune e che, in cambio, salda il conto alla compagnia che rifornisce le cisterne. E proprio qui è l'inghippo. Stando ad alcune indiscrezioni la cooperativa sarebbe creditrice nei confronti di alcuni marinai che da tempo non pagano la loro razione di gasolio. Finchè ha potuto, la sigla associativa che racchiude i lupi di mare sangiorgesi, ha comunque coperto di tasca propria quei debiti. Il continuo esborso di denaro e un mutuo da saldare, però, hanno portato a sua volta la cooperativa produttori pesca a prosciugare il suo portafogli. Così, con il circuito economico interrotto, la compagnia che consegna alla marineria la nafta, causa mancati pagamenti, si è vista costretta a stoppare le forniture.g.f.

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