Notte Rosa, chalet sul piede di guerra
Il blackout fa partire le denunce

Notte Rosa, chalet sul piede di guerra Il blackout fa partire le denunce
2 Minuti di Lettura
Lunedì 21 Luglio 2014, 23:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 13:36
PORTO SAN GIORGIO - Il blackout della Notte Rosa oltre a tanta rabbia porter anche un carico di denunce, quelle degli chalet. Incassi saltati. La rabbia per un’occasione buttata al vento, un peccato davvero soprattutto in questo periodo di crisi.

Il blackout della Notte Rosa pare proprio che finirà nelle aule del Tribunale.

I concessionari di spiaggia rimasti senza corrente elettrica (dalla Conchiglia al Calypso) nel bel mezzo di sabato notte sono, infatti, seriamente intenzionati a presentare una richiesta di risarcimento danni da migliaia e migliaia di euro. "Contro chi? Contro chi ha sbagliato. A qualsiasi livello" spiegano. Sì perché se ancora non è chiaro a chi sia da imputare la responsabilità dell'accaduto, di certo ci sono i mancati guadagni, il personale extra da pagare comunque e, in alcuni casi, anche molti alimenti cestinati. Nel mirino anche le bancarelle che hanno affollato il lungomare centro proprio durante la Notte rosa: "Sono in spiaggia da 34 anni - confessa Giustina Melonari della Conchiglia - e tutti sappiamo che la nostra rete di corrente elettrica è collegata a un impianto datato. Il Comune lo dovrebbe sapere bene. Anzi, voglio il nome di chi in municipio si occupa di questa materia. Abbiamo dato il nostro contributo per la Notte Rosa e, in cambio, ci siamo ritrovati le bancarelle davanti allo chalet e, come se non bastasse, senza luce per ore. Addio incassi. Di questo chiederò conto". Stesso ritornello al Dolce Vita: "Presenteremo richiesta di risarcimento danni. Ci dobbiamo pur tutelare in qualche modo, no? Oltre a dover pagare i dipendenti extra chiamati per la nottata di sabato, molti nostri clienti, rimasti al buio, sono andati via. Siamo stati costretti - tuona la proprietaria del Dolce Vita, Adele Fedeli - a cestinare le pizze, gli impasti e i gelati. E, come se non bastasse, hanno piazzato, proprio davanti alla nostra attività, delle bancarelle che vendevano alimenti e bevande. Perché non le hanno sistemate dove non rappresentano una concorrenza diretta per i pubblici esercizi?". "Prima di tutto vorrei capire nel dettaglio cosa è successo e di chi è la colpa - specifica Francesco Rutili, dello chalet ristorante Quadrifoglio - il disguido ci può anche stare ma chi lavora va sempre e comunque tutelato. Aspettavamo la Notte Rosa per cercare di far partire una stagione estiva che non decolla. E invece è andata come è andata. Sabato avevo tanti clienti e molti di loro se ne sono andati con le torte di compleanno in mano, prima che si sciogliessero. La causa del blackout? A mio avviso l'alimentazione delle bancarelle sul lungomare è stata una concausa".




Leggi Corriere Adriatico per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO



© RIPRODUZIONE RISERVATA