BELMONTE PICENO - Resta in cella Paolo Finucci. Il 57enne accusato dell’omicidio di Marzio Marini, ieri mattina, è stato sentito in carcere dalla pm Francesca Perlini e ha fornito la sua versione sui fatti accaduti la sera del 18 luglio a Belmonte Piceno, davanti alla villetta di via dei Sibillini.
Alla sostituta procuratrice, Finucci ha detto di non aver voluto uccidere l’amico 52enne.
La pm
Rispondendo alla pm, l’uomo ha detto di essere stato aggredito da Marini e di essere salito su un muretto per evitare di venire investito dall’auto guidata dall’amico. Prima della lite, i due erano stati insieme all’ippodromo di Piane di Montegiorgio. Finucci, che è accusato di omicidio volontario e porto d’arma o di oggetti atti a offendere, se n’era andato prima. Per poi essere raggiunto dall’altro. Pare che, nel mezzo, i due si siano sentiti al telefono. Saranno i cellulari a fornire le risposte. Altre arriveranno dalla nuova perizia disposta sul Dna dei due, che verrà effettuata il 17 agosto. L’altro aspetto è se i due, quella sera, fossero lucidi o no. Parla di «esito nefasto di una colluttazione affatto premeditata», la legale. «Erano amici. Mai Finucci avrebbe immaginato di trovarselo sotto casa con l’intenzione di fargli del male. Quando gli è stato detto che l’amico era morto non ci poteva credere».
Il gesto
«Ha tirato fuori il coltello per impaurire e fermare Marini che è arrivato a folle velocità con l’intenzione di investirli». Finucci e la donna che era con lui in via dei Sibillini, contesa dai due amici. Per ora l difesa non chiederà gli arresti domiciliari.