Bascioni: «Così non funziona, Marca Fermana va azzerata: pochi soldi, dobbiamo cambiare la natura giuridica dell'associazione»

Bascioni: «Così non funziona, Marca Fermana va azzerata: pochi soldi, dobbiamo cambiare la natura giuridica dell'associazione»
Bascioni: «Così non funziona, Marca Fermana va azzerata: pochi soldi, dobbiamo cambiare la natura giuridica dell'associazione»
di Chiara Morini
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Martedì 1 Novembre 2022, 02:45

FERMO Bel tempo, temperature più che miti, quasi estive, e soprattutto il ponte di Ognissanti: le condizioni perché il lungo fine settimana sia positivo per il turismo ci sono. Solo a Fermo le strutture museali domenica scorsa hanno fatto registrare circa 300 ingressi da parte dei visitatori. E a giudicare da smartphone e macchine fotografiche, i turisti non sono mancati nemmeno ieri. Ma non solo Fermo, anche sulla costa, con turisti umbri, e ancora visitatori nell’interno. Una “destagionalizzazione” naturale, verrebbe da dire, vista l’eccezionale ondata di caldo anomalo per questo periodo. E se i turisti arrivano, vanno anche accolti nel migliore dei modi. Anche perché la promozione è da qualche anno di competenza della regione, e questo lo ricorda anche Ivano Bascioni, presidente dell’associazione Marca Fermana 


L’accoglienza


«Marca Fermana – dice – non fa promozione, se non qualcosa di piccolo. Non spetta all’associazione, la promozione è in capo alla regione. Quel che possiamo e potremo fare è offrire servizi di accoglienza». Prima però l’associazione va resettata. Nei giorni scorsi c’è stata una riunione, un’assemblea di quelle periodiche in cui il presidente incontra i comuni soci della stessa Marca Fermana. In seno alla riunione sono emerse alcune problematiche. «Nel corso della riunione – spiega Bascioni – ho sottolineato che Marca Fermana va resettata. È stata una mia proposta, perché credo che così com’è non funzioni». Parafrasando implicitamente la celebre frase pronunciata da John Fitzgerald Kennedy nel suo discorso di insediamento, ha anche detto all’assemblea di non guardare solo «a quello che Marca Fermana può fare ai comuni, ma anche quanto i comuni possono fare per Marca Fermana». Alcuni rappresentanti degli enti associati, 37 i comuni che ne fanno parte su 40 della provincia di Fermo, avrebbero fatto dei distinguo, ma il presidente dice «sta a me e all’intera associazione vedere come fare.

Intanto ho proposto di cambiare natura giuridica, così da poter intercettare altri bandi». Questioni tecniche, che impediscono all’attuale forma associativa di accedere a determinate possibilità. Si vedrà in che modo Marca Fermana si trasformerà, ma intanto è (quasi) ora di fare bilanci. 


Il mandato


Il mandato del presidente scadrà pochi giorni dopo l’Epifania 2023 e quindi ci saranno nuove elezioni per la carica. «In questi tre anni – aggiunge Bascioni – abbiamo fatto molto, e mi aspetto che i comuni aiutino Marca Fermana. Del resto sono stati proprio i comuni a fondarla. Intanto dico che non intendo candidarmi, ma vedremo nelle prossime settimane». Bascioni però in Marca Fermana ci crede, «una realtà che raggruppa soci pubblici e privati, con scuole e associazioni di categoria. Marca Fermana può fare da trait d’union di tutte queste persone, ma bisogna crederci. L’associazione non è assolutamente politica, ma territoriale, e ha ragione di esserci con la compartecipazione di tutti». Anche perché le idee ci sarebbero, ma i fondi molto meno. E se da un lato la regione ha promesso un contributo per determinate progettualità, dall’altro bisogna pure attuarle e metterle in pratica, perché in concreto, nella cassa di Marca Fermana, arrivano a rendicontazione. «Per questo ho chiesto un contributo – aggiunge Bascioni – forse qualcosa riusciremo a fare per Natale, ma di sicuro dopo l’anno nuovo». Le entrate di Marca Fermana, salvo contributi di enti, sono le quote versate dai comuni e i bandi a cui partecipa. E se da un lato l’idea di fare una stagione teatrale intercomunale per il momento, causa mancanza di fondi, è stata riposta nel cassetto in attesa di tempi migliori, dall’altro si pensa che possano arrivare eventi come congressi o similari intorno alla fine dell’anno, già si pensa al bando per 40mila euro. Aspettando l’annunciata riorganizzazione, che andrà avanti di pari passo con il lavoro dell’associazione. Magari sperando di poter riproporre l’iniziativa di Marca in bus, che tanto è piaciuta ai turisti nelle estati degli anni scorsi.
 

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