Vaccini, ripartito il centro di Amandola: «Pronti alle emergenze, ma qui manca un infermiere»

Vaccini, ripartito il centro di Amandola: «Pronti alle emergenze, ma qui manca un infermiere»
Vaccini, ripartito il centro di Amandola: «Pronti alle emergenze, ma qui manca un infermiere»
di Francesco Massi
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Lunedì 1 Agosto 2022, 04:30

AMANDOLA - È tornato a funzionare, dopo l’apertura a giugno e la sospensione nella prima parte di questo mese, il punto di somministrazione di vaccini contro il Covid.  Continuerà ad essere attivo per tutta l’estate, ogni giovedì, con ingresso dalle 8 alle 9 di mattina e senza prenotazione, presso la nuova struttura, in zona Pian di Contro, vicino allo stadio comunale, realizzata per ospitare il reparto di Medicina trasferito all’ospedale Murri di Fermo dopo il terremoto del 2016. Basta portare la tessera sanitaria e riempire il solito modulo. Organizzazione efficiente e servizio professionale, sotto la guida della coordinatrice infermieristica Luigina Bruni, con il medico Mara Barchetti.


I numeri


Nella prima seduta si è presentata una cinquantina di persone. In gran parte anziani e soggetti fragili portatori di patologie a rischio, che si sono messi in fila fin dal mattino presto per ricevere la quarta dose, ma anche qualcuno che non aveva ancora fatto la terza.

Inoltre si è presentato anche qualche turista che in questo periodo soggiorna nella zona montana. Intanto nella sezione di Radiologia dell’ospedale di Amandola si è risolto solo parzialmente il problema della mancanza, che andava avanti da un po’ di tempo, di fornitura di dischetti appositi per il trasferimento delle immagini diagnostiche, da consegnare agli utenti che ne facessero richiesta. Sono arrivati ma ancora in quantità ridotta. Riguardo altri servizi sanitari manca ancora un infermiere per la Potes. Infatti sono attualmente 5 in organico dei 6 previsti. Quello che dovrebbe coprire ferie e malattie è in aspettativa. Quindi accade che nei turni giornalieri due infermieri lavorano per 6 ore e un altro per 12, a rotazione. Poi ci sono gli assenti per Covid. Attualmente 2 dei 6 del distretto sanitario e una delle quattro che operano nella dialisi. Si sopperisce con il maggiore impegno e volontà delle altre infermiere. Anche la coordinatrice infermieristica Bruni, quando occorre, va a coprire i turni che rimangono vuoti.

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