Amandola, per i roghi appiccati in centro un ex operaio ora a giudizio. L'avvocato: «Non è un piromane»

Amandola, roghi appiccati nel centro città un ex operaio ora a giudizio. L'avvocato: «Non è un piromane, mai avuti problemi»
Amandola, roghi appiccati nel centro città un ex operaio ora a giudizio. L'avvocato: «Non è un piromane, mai avuti problemi»
di Francesco Massi
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Sabato 22 Ottobre 2022, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:41

AMANDOLA - E’ stato rinviato a giudizio dal giudice per le indagini preliminari di Ascoli Annalisa Giusti, il presunto autore di uno dei quattro incendi dolosi che si sono verificati esattamente un anno fa in altrettanti luoghi diversi del centro abitato di Amandola

 

Si tratta di un settantenne del luogo in pensione, ex operaio. L’anziano in particolare è accusato di aver appiccato il fuoco nel garage coperto a fianco alla chiesa di San Francesco, nella parte alta del centro storico della città. In quell’incendio rimasero seriamente danneggiati un’autovettura Audi e un’Ape car. Visto che il pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione per questo e altri due incendi precedenti poiché non vi erano elementi sufficienti, il proprietario di questi due mezzi, assistito dall’avvocato Emiliano Carnevali, ha fatto opposizione riaprendo il contenzioso legale. Quindi il Gip ha ritenuto di ordinare al pubblico ministero di formulare l’imputazione nei confronti dell’indagato e chiedere il rinvio a giudizio. Ma solo per questo incendio. Per il quarto e ultimo episodio incendiario, accaduto nello stesso parcheggio, il settantenne era stato fermato in flagranza di reato e disposti verso di lui gli arresti domiciliari. 


Per questo fatto invece il Pm ha chiuso le indagini ma non c’è ancora l’eventuale rinvio a giudizio.

Quindi in sostanza nei confronti del pensionato, dei 4 episodi d’incendio, per i primi due c’è l’archiviazione, per il terzo del danneggiamento di auto e apecar c’è il rinvio a giudizio, per l’ultimo si è in attesa del responso del Pm. Fatto, questo, in cui l’ex operaio era stato fermato nei paraggi del luogo dove era stato tentato di dar fuoco a una motosega e una cassetta sopra ad un’altra Ape car. Il pensionato è difeso dagli avvocati Olindo Dionisi e Luigi Andreozzi. «L’essere rinviati a giudizio non vuol dire essere colpevoli – specifica Dionisi - e comunque non condivido il provvedimento del giudice, ritenendo che gli indizi non siano così gravi da poter fondare nel giudizio una sentenza di colpevolezza. Il mio cliente non è affatto un piromane. E’ incensurato e non ha precedenti con la giustizia».

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