La furia del maltempo, Amandola adesso conta i danni: «Impressionante la pioggia caduta»

La furia del maltempo, Amandola adesso conta i danni: «Impressionante la pioggia caduta»
La furia del maltempo, Amandola adesso conta i danni: «Impressionante la pioggia caduta»
di Francesco Massi
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 15:07

AMANDOLA  - Oltre un’ora e mezza da finimondo. Una bomba d’acqua, quella di lunedì, che ha trascinato dietro di sé frane, carreggiate di strade sbriciolate, smottamenti in mezzo ai campi, fossi e canaletti che hanno allagato terreni, coltivazioni disastrate. Dentro la città qualche locale allagato e tombini saltati, vie trasformate in fiumi. Un fenomeno eccezionale quello che ha colpito l’altro ieri sera Amandola e dintorni, che si aggiunge ad un periodo disastroso che ha visto un altro rovescio quasi simile appena una settimana fa e piogge presenti tutti i giorni da settimane.

All’indomani cresce la rabbia e si fa la conta dei danni mentre in diverse altre parti del territorio provinciale, anche ieri, si sono verificati temporali e acquazzoni che hanno tenuto diversi sindaci con il fiato sospeso per tutta la giornata.

Anche per oggi è stata diramata un’allerta meteo gialla su tutta la regione per temporali. Insomma, il maltempo non dà tregua anche nel Fermano. Ma torniamo ad Amandola, dove si è verificata la situazione di maggiore allarme e dove la conta dei danni è più pesante. 


I danni


Cinque famiglie e due grandi aziende agricole sono rimaste isolate nelle frazioni di Caccianebbia e Friano. Il fiume Tenna, cresciuto di 2 metri, ha esondato portando via, in due punti, la carreggiata che va verso le due frazioni. Si è cercato di fare un bypass per permettere alle persone di transitare. Nel frattempo si è ricorso ai mezzi agricoli per superare il tratto crollato. Cinque ruspe tra quelle comunali e di imprese esterne in azione continua per liberare almeno in parte le tante frane sui 130 km di strade comunali. In diversi punti dovranno essere realizzati muraglioni per poter ricostruire le carreggiate viarie e metterle in sicurezza. Lavori che sono continuati nella mattinata di ieri nonostante ci siano stati altri temporali, anche se di intensità inferiore.

Fenomeno di portata storica

«Un fenomeno di portata storica – dice il sindaco Adolfo Marinangeli – impressionate l’acqua venuta giù. I danni sono notevoli, aggiunti a quelli delle piogge passate per le quali avevamo già chiesto lo stato d’emergenza. Difficile fare la conta con precisione ma potrebbe aggirarsi intorno al milione di euro, considerando anche quelli passati». Nel centro abitato amandolese le vie si sono trasformate in fiumi, alcuni coperchi dei tombini sono saltati, in via Europa è esplosa la condotta sotto stradale facendo precipitare parte della carreggiata. Alcuni locali a piano terra sono stati allagati.

Le frane

Frane anche sulla strada che porta al vecchio ospedale. La statale Valtenna in località Marnacchia ed altri punti è rimasta interrotta per un po’ di tempo per frane. Intervenuti i mezzi Anas. La diga del lago di San Ruffino è stata riaperta per emergenza. Su tutto campeggia il disastro per l’agricoltura, messa in ginocchio. Le diverse aziende, anche grandi, che hanno allevamenti di bovini e ovini non riescono a reperire il fieno in quanto quello di produzione propria è andato distrutto. Debbono comprarlo. Ma i commercianti hanno già venduto alle aziende del nord Italia alluvionate. Quel poco rimasto è di scarsa qualità ed i prezzi sono alle stelle. Impossibile anche mandare gli animali al pascolo in quanto l’erba è ormai fradicia ed i campi sono inaccessibili. Distrutte anche le coltivazioni di cereali, specialmente quelle di grano, a poche settimane dalla mietitura. Si sta verificando anche la moria delle api, a causa delle piogge continue e della fioritura andata a male. 

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