Fermo, dentista abusivo
denunciato dalla polizia

Fermo, dentista abusivo denunciato dalla polizia
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 13:20
FERMO - Il commissariato di Fermo ha segnalato alla locale Procura della Repubblica M.I., di anni 61, per il reato di esercizio abusivo di una professione (attività dentistica)  e lesioni.

Le attività investigative che hanno portato al deferimento di  M.I  hanno avuto inizio in seguito alla denuncia sporta da un paziente che dopo essere ricorso alle cure di M.I.  presso uno pseudo studio dentistico di Marina di Altidona, era stato colpito da una forte infiammazione alla bocca, tanto da  vedersi  costretto a ricorrere dapprima alle cure presso il Pronto Soccorso di Montegiorgio e poi al proprio medico di famiglia.

Sulla scorta della denuncia/querela sporta venivano dapprima esperiti i primi accertamenti dai quali emergeva che M.I., pur essendosi diplomato come odontotecnico  nel lontano 1979, non si era mai iscritto all’albo e neppure aveva conseguito la laurea per poter effettuare le prestazioni dentistiche.

Da qui venivano effettuati alcuni appostamenti sul posto (Marina di Altidona)  a cura del Personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di  che consentivano di identificare alcuni pazienti dopo che erano ricorsi alle cure di M.I. i quali confermavano che questi aveva prestato loro cure dentistiche. Acquisiti gli elementi sufficienti nel pomeriggio del 28 novembre scorso, in occasione di un ennesimo appostamento, gli operatori, dopo aver notato entrare all’interno dello studio due persone anziane, potenziali clienti, atteso qualche minuto decidevano di intervenire.

In particolare una operatrice di Polizia fintasi cliente, riusciva ad entrare all’interno dello studio consentendo così l’ingresso agli operatori appostati sul posto. In tal modo gli operanti potevano notare che M.I. era intento ad effettuare una attività dentistica in favore di un anziano -  precisamente l’incapsulamento di due molari – il quale veniva trovato a bocca spalancata e M.I. intento a lavorare all’interno della sua bocca.
 
Al temine lo studio veniva posto in sequestro e M.I. segnalato alla Procura della Repubblica di Fermo.


 
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