Biden-Harris, il giuramento: «Aiutatemi a riunire l'America, inverno di pericolo». Lady Gaga canta l'inno. Trump: «In qualche modo torneremo»

Biden-Harris, giuramento in diretta: «Aiutatemi a riunire l'America, inverno di pericolo». Lady Gaga canta l'inno. Trump: «In qualche modo torneremo»
Biden-Harris, giuramento in diretta: «Aiutatemi a riunire l'America, inverno di pericolo». Lady Gaga canta l'inno. Trump: «In qualche modo torneremo»
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:31

Il giorno è arrivato: il presidente eletto Joe Biden si insedia alla Casa Bianca dando il via ufficiale al suo mandato e a quello della sua vice Kamala Harris. Una cerimonia atipica, in una Washington deserta e blindata. Immense le misure di sicurezza per scongiurare scontri e violenze, come quelli avvenuti il 6 gennaio a Capitoll Hill. Alla fine tutto fila liscio. Nel suo primo discorso da presidente Joe Biden non cita mai Donald Trump: «Oggi è il giorno della democrazia, uniamo l'America», dice. Una intensa Lady Gaga intona l'inno nazionale. Il grido di Jennifer Lopez: «Libertà e giustizia per tutti». La poesia rap della poetessa 22enne Amanda Gorman. Assenti Donald TrumpMelania che hanno lasciato mano nella mano la Casa Bianca nella mattina, volando in Florida: «Sono stati quattro anni incredibili, torneremo, a presto», ha detto Trump. ​

Il discorso di Biden, la parola chiave è «unità»

«Questa è la giornata dell'America, della democrazia, della gioia e della speranza. Per tanti anni gli Usa sono stati messi alla prova e hanno sempre superato tutte le prove. La volontà del popolo sarà ascoltata, la democrazia è preziosa e fragile e in quest'ora la democrazia ha prevalso», ha detto Biden aprendo il suo discorso dopo aver salutato tutti i presenti, compreso l'ex vice di Trump Mike Pence. Il primo discorso di Biden da neo presidente Usa è un elogio dell'unità. «Chiedo a tutti gli americani di aiutarmi nell'unire il Paese - dice - Metterò tutta la mia anima per riunire la nazione. Lo so, parlare di unità può sembrare una folle fantasia in questi giorni. So che le forze che ci dividono sono profonde e reali. E so anche che non sono una novità. Ma l'unità è l'unica strada per andare avanti». «Vinceremo sul suprematismo bianco e sui terroristi interni», prosegue. «Abbiamo il primo vicepresidente donna, Kamala Harris: non ditemi che le cose non possono cambiare». «Sarò il presidente di tutti gli americani, mi batterò anche per coloro che non mi hanno sostenuto». «Il mondo ci guarda. Ripareremo le nostre alleanze». «Difenderò la costituzione, l'America, io farò tutto per voi. Insieme possiamo scrivere una storia americana di speranza e di unità». «È il tempo del coraggio», sottolinea Biden, ammonendo che il Paese è messo a «dura prova» dalla pandemia, dall'«attacco alla democrazia e alla verità», dalle «ineguaglianze e dal razzismo sistemico», dalla «crisi del clima». «Saremo giudicati per come affronteremo queste sfide». Il neopresidente Usa Joe Biden ha promesso di ristabilire il rispetto della verità e ha invitato a «respingere» la cultura della manipolazione dei fatti, un riferimento indiretto a Donald Trump. Biden ha fatto poi osservare un minuto di silenzio per le vittime della pandemia durante il suo discorso inaugurale e, infine, ha concluso il suo discorso inaugurale promettendo di «proteggere la Costituzione» e «difendere la democrazia e l'America».

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Il primo tweet di Biden

«Non c'è tempo da perdere quando si tratta di affrontare le crisi che dobbiamo affrontare. Ecco perché oggi vado allo Studio Ovale per mettermi subito al lavoro e offrire un'azione coraggiosa e sollievo immediato per le famiglie americane», scrive Joe Biden nel suo primo tweet da presidente Usa con l'account POTUS, ereditato da Donald Trump.

Riparte da zero follower il profilo Potus (acronimo di President of the United States). E in pochissimo raggiunge i 2 milioni, con il contatore che avanza di minuto in minuto. Diversamente dalle passate amministrazioni, il nuovo presidente Usa non eredita i follower del suo predecessore, come accaduto nel passaggio Obama-Trump. La notizia era stata già anticipata da Rob Flaherty, direttore digitale di Biden, a fine dicembre. Twitter non ha spiegato il cambiamento di policy rispetto al 2016, nonostante le perplessità dello staff di Biden sulla perdita dei follower. Gli account dell'attuale presidente e vice presidente Usa hanno questi nomi istituzionali e anch'essi partono da zero follower: sono WhiteHouse, POTUS, VP, FLOTUS (quello della Firts lady), PressSec. Ai follower precedenti verrà chiesto se vogliono continuare a seguire i profili con l'insediamento di Biden. Con la fine del mandato di Trump vengono archiviati i seguenti profili Twitter: POTUS45, WhiteHouse45, VP45, PressSec45, FLOTUS45 e SecondLady45. Caso a parte è il profilo realdonaldtrump, bloccato da Twitter a tempo indeterminato per «rischi di nuove istigazioni alla violenza».

 

 

Il messaggio del Papa

«In un momento in cui la grave crisi che deve affrontare la nostra famiglia umana chiede risposte lungimiranti e unite, prego che le sue decisioni siano guidate dalla preoccupazione per la costruzione di una società caratterizzata da autentica giustizia e libertà, insieme a immancabile rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e coloro che non hanno voce». Così il Papa in un messaggio al presidente Usa Joe Biden, auspicando anche «sforzi per favorire la comprensione, riconciliazione e pace negli Stati Uniti e tra le nazioni del mondo al fine di promuovere il bene comune universale». 

Von der Leyen: nuovo inizio per l'Europa

«Congratulazioni al presidente Joe Biden e a Kamala Harris, prima donna vicepresidente degli Stati Uniti!». Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. «Grazie per il discorso inaugurale stimolante e per l'offerta di collaborare. L'Europa è pronta per un nuovo inizio», conclude von der Leyen.

Il giuramento di Biden

Joe Biden ha giurato come 46esimo presidente degli Stati Uniti davanti al presidente della Corte suprema John Roberts, su una vecchia bibbia di famiglia (127 anni) tenuta dalla moglie Jill. «Giuro solennemente di adempiere con fedeltà all'ufficio di presidente degli Stati Uniti e di preservare, proteggere e difendere la Costituzione al meglio delle mie capacità.

Che Dio mi aiuti», ha detto Biden pronunciando la formula di rito e diventando a 78 anni il presidente Usa più anziano ad entrare in carica, il primo del Delaware e il secondo cattolico dopo John F. Kennedy. 

Il giuramento di Kamala Harris

Kamala Harris giura e diventa la prima vicepresidente donna, di origini afroamericane e indiane, della storia americana. Harris ha giurato nelle mani del giudice della Corte Suprema Sonia Sotomayor e su due bibbie: una di Regina Shelton, ritenuta da Kamala e da sua sorella Maya una 'seconda madre'; l'altra dell'icona dei diritti civili Thurgood Marshall. Dopo aver giurato Kamala Harris abbraccia il marito e si rivolge a Joe Biden.

La poesia rap di Amanda Gorman

Una poesia che fluisce come un rap, quella che Amanda Gorman, poetessa di 22 anni, ha recitato alla cerimonia di inaugurazione di Joe Biden. «The Hill We Climb» è stata scritta con fatica, pochi versi ogni giorno, subito dopo aver ricevuto l'incarico, per poi essere conclusa in una sola notte dopo i 'riot' di Capitol Hill, ha raccontato Gorman, che è di Los Angeles e ha una laurea in sociologia ad Harvard, un difetto della pronuncia di alcune parole con cui combatte da quando è bambina e il piano di diventare Presidente nel 2036.

Jennifer Lopez: «Libertà e giustizia per tutti!»

Jennifer Lopez ha cantato 'This land is your Land' durante la cerimonia di insediamento di Joe Biden e Kamala Harris. Tutta vestita di bianco, Lopez ha poi parlato in spagnolo gridando: «Libertà e giustizia per tutti!».

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Lady Gaga canta l'inno

Vestita con una lunga e larga gonna rossa e una maglia nera, Lady Gaga scende le scale del palco allestito e intona le note dell'inno usando un microfono color oro. Una volta terminato si ferma per pochi secondi a salutare Joe Biden e Kamala Harris. Lady Gaga, con l'esecuzione dell'inno nazionale Usa, suonato dalla banda dei Marines, è la prima pop star ad esibirsi oggi sul palco dove si sta svolgendo la cerimonia del giuramento di Joe Biden e Kamala Harris.

 

Klobuchar apre la cerimonia

«La folla sfrenata che due settimane fa ha dissacrato questo tempio della democrazia, ci ha risvegliato». È quanto ha detto la senatrice democratica, Amy Klobuchar, aprendo la cerimonia di insediamento di Joe Biden. «Questo è il giorno in cui la nostra democrazia si rialza, si toglie la polvere di dosso e fa quello che da sempre fa», ha aggiunto la democratica che è stata uno degli sfidanti di Biden nella primarie, sottolineando che questo momento è l'occasione «per rinnovare il nostro impegno per la causa della democrazia».

Ovazione per Biden e Jill

Ovazione e applausi per Joe Biden e la first lady Jill quando sono usciti da Capitol Hill per raggiungere la piattaforma per la cerimonia di giuramento.

Kamala Harris: qui grazie alle donne che mi hanno preceduto

Kamala Harris scende i gradini del Campidoglio per il giuramento insieme al marito Doug Emhoff. È accolta da un'ovazione e anche Mike Pence, il vicepresidente uscente, la applaude. «Sono qui oggi grazie alla donne che ci sono state prima di me, che mi hanno preceduto», ha twittato postando un video in cui ricorda la madre e il suo arrivo negli Stati Uniti. Harris quindi ricorda le «generazioni di donne afroamericane, asiatiche, bianche, ispaniche, native americane» che hanno fatto la storia americana. «Donne che si sono battute per l'uguaglianza, la libertà. E che continuano a combattere per i loro diritti», dice nel video.

L'arrivo in Campidoglio di Biden e Jill

Il presidente eletto Joe Biden e la moglie Jill sono arrivati al Campidoglio di Washington, dove tra breve si svolgerà la cerimonia del giuramento. La coppia presidenziale, insieme alla vice presidente eletta Kamala Harris e al consorte Douglas Emhoff, è stata accolta da un picchetto d'nore schierato lungo la scalinata e dai leader democratici e repubblicani del Congresso. 

Obama e i Clinton

Barack e Michelle Obama, George W. Bush e sua moglie Laura e Bill e Hillary Clinton sono arrivati al Campidoglio. Hillary Clinton celebra Kamala Harris. «Mi fa piacere pensare che quello che per noi è oggi storico - una donna che giura per la vicepresidenza, sembrerà una cosa normale e ovvia quando le nipoti di Kamala saranno cresciute», twitta l'ex segretario di stato che aspirava a rompere il soffitto di cristallo e diventare il primo presidente donna. Un sogno che quattro anni fa si è infranto con la vittoria di Donald Trump. 

Allarme bomba alla Corte Suprema

La Corte Suprema di Washington è in corso di evacuazione a seguito di un allarme bomba. Lo riferisce la Cnn. Secondo l'emittente, che cita una fonte a conoscenza dell'allarme, in questi istanti è notevolmente aumentata la presenza di militari della Guardia Nazionale.

Mike Pence e McConnell presenti

Il vicepresidente Mike Pence e il leader dei repubblicani in Senato Mitch McConnell, due ex alleati di Donald Trump, sono arrivati in Campidoglio per partecipare alla cerimonia di insediamento di Joe Biden. Insieme a McConnell c'è la moglie Elaine Chao, ex ministro dei Trasporti dell'amministrazione Trump dimessasi dopo l'assedio a Capitol Hill del 6 gennaio. Ci sono anche George W Bush e la moglie Laura. Con Donald Trump partito per la Florida, Bush è l'unico ex presidente repubblicano presente all'evento.​

Calorosi applausi bipartisan per Mike Pence e la moglie quando sono usciti da Capitol Hill per prendere posto nelle tribune esterne per il giuramento di Joe Biden e Kamala Harris. Applausi previsti dal protocollo ma non così scontati dopo le violente polemiche dei giorni scorsi per il ruolo di Pence, che ha voltato le spalle a Donald Trump.

L'ultimo discorso di Trump

Lasciata la Casa Bianca, Trump e Melania raggiungono la base militare di Andrews, alle porte della capitale, per una cerimonia di commiato. Vengono salutati dai cori dei di fan e da salve di cannone. «Sono stati quattro anni incredibili, abbiamo raggiunto tanti risultati insieme», dice Trump nel suo ultimo discorso. «Abbiamo tagliato le tasse, abbiamo snellito la burocrazia. Abbiamo centrato molti obiettivi», prosegue mentre i suoi sostenitori cantano 'We Love You'. «We love you too, dal profondo del mio cuore», risponde Trump. «Abbiamo sviluppato un vaccino» contro il Covid «in pochi mesi, un miracolo medico», continua. «È stato un onore e un privilegio essere il vostro presidente». Poi la promessa: «Ritorneremo, in qualche modo. Continuerò a lottare per voi. Ci vediamo presto». «Auguro buona fortuna e successo alla nuova amministrazione. Abbiamo il più grande Paese e la più grande economia del mondo» Fra la piccola folla ci sono tutti i figli di Donald Trump, da Ivanka a Tiffany, passando per Eric e Donald Jr. L'atmosfera è più da comizio che da discorso di commiato. Trump ha ignorato il discorso che i suoi assistenti avevano preparato per lui: secondo la Cnn ha deciso di scartare il discorso dopo averlo letto questa mattina alla Casa Bianca.

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«È stato un grande onore essere la vostra First Lady», dice Melania. Dopo il breve discorso di addio del presidente uscente, la coppia si è imbarcata per Mar-a-Lago. Secondo indiscrezioni, il presidente starebbe pensando di creare un suo partito, il 'Patriot Party' ma molto dipenderà dalle sue vertenze legali, a partire dall'impeachment. 

L'addio di Donald Trump alla base militare di Andrews è andato in scena sulle note della canzone 'Gloria'. Il brano interpretato da Laura Branigan e remake del famoso brano di Umberto Tozzi del 1979 ha accolto il presidente uscente e la first lady Melania, in partenza per la Florida. Mentre prima di salire a bordo dell'Air Firce One sono risuonate le note sia di 'YMCA' dei Village People, che durante la campagna elettorale chiudeva tutti i comizi di Trump, sia di 'My Way' di Frank Sinatra. Il brano 'Glorià si era sentito anche in alcuni video postati dalla famiglia Trump sui social prima dell'assalto a Capitol Hill. Alla luce di quegli eventi Tozzi si era dissociato dalle immagini in cui si vedeva anche Trump ballare.

 

Trump si tiene la valigetta nucleare

Con la scelta del presidente uscente Donald Trump di non partecipare alla cerimonia per l'insediamento del suo successore Joe Biden a Washington, cambia anche il protocollo per la consegna della 'football', com'è nota in gergo la valigetta con i codici nucleari del presidente Usa. Con tutta probabilità infatti, stando alla Cnn, la valigetta fino ad ora in possesso di Trump lo seguirà in viaggio in Florida - dove il commander in chief è già diretto con Melania dopo aver lasciato la Casa Bianca - e rimarrà a lui accessibile ed attiva fino alle 11.59 ora di Washington. Mentre a Biden verrà consegnata una seconda valigetta dopo il suo giuramento a Capitol Hill. Non cambia la sostanza, ma di sicuro di tratta di un'altra novità nella ultima giornata di presidenza Trump e che richiede maggiore attenzione sul piano della sicurezza. Di valigette ne esistono più d'una. Normalmente lo scambio è un'operazione di routine consolidata: la valigetta è affidata ad un militare che segue il presidente ovunque e nella giornata dell'insediamento del nuovo presidente lo stesso militare non fa altro che consegnarla al collega designato a svolgere lo stesso compito al fianco del nuovo inquilino della Casa Bianca.

Donald Trump ha lasciato una nota per Joe Biden alla Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn citando una fonte dell'amministrazione. Anche Melania Trump ha lasciato «un breve messaggio di benvenuto» a Jill Biden.

Biden e Harris alla messa bipartisan

Mentre Donad Trump lascia la Casa Bianca, Joe Biden è a messa con i leader del Congresso, sia democratici che repubblicani. La futura portavoce della Casa Bianca, Jan Psaki ha sottolineato quanto il nuovo presidente considerasse importante la presenza di una delegazione bipartisan alla messa nella Cattedrale di San Matteo a Washington, come segnale «di un nuovo cammino» di unità politica e riconciliazione. Al rito religioso, prima dell'insediamento di Biden come presidente, i leader repubblicano e democratico del Senato, Mitch McConnell e Chuck Schumer, la speaker della camera Nancy Pelosi e il leader dei deputati repubblicani Kevin McCarthy. Biden e la vice presidente eletta Kamala Harris sono accompagnati dai rispettivi coniugi, Jill e Douglas Emhoff. 

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Biden, 17 repubblicani pronti a collaborare con lui

Joe Biden incassa le prima aperture per riunire il Paese e lavorare in modo bipartisan al Congresso: 17 nuovi deputati repubblicani gli hanno scritto una lettera dicendosi pronti a collaborare con lui. I deputati guidati da Beth Van Duyne, che rappresenta un collegio elettorale del Texas dove i democratici sono stati competitivi, hanno inviato una lettera a Joe Biden: «Crediamo fermamente che ciò che ci unisce come americani sia molto più grande di qualsiasi cosa che possa mai dividerci», hanno scritto indicando che il loro obiettivo è «mantenere gli Stati Uniti come il miglior Paese del mondo». «Gli americani vogliono semplicemente vedere i leader di entrambi gli schieramenti lavorare su questioni importanti per le famiglie, i lavoratori e le imprese americane», è aggiunto nella lettera che, secondo la 'Cnn', è firmata tra gli altri da Madison Cawthorn, Barry Moore, Burgess Owens, Mariannette Miller-Meeks, Peter Meijer, Ashley Hinson e Carlos A. Gimenez.

Cia: con Biden dialogo per superare crisi dazi 

Superare l'impasse nelle relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti creata dai dazi Usa per la questione Airbus-Boeing e trovare una soluzione sulla digital tax per inaugurare una nuova stagione di collaborazione, con l'obiettivo di sostenere l'export Made in Italy, in primis agroalimentare, che già combatte con gli effetti della pandemia. Questo l'auspicio di Cia-Agricoltori Italiani, lanciato nel giorno dell'insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca.

«L'agroalimentare è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale oltre 42 miliardi di euro nel 2020 -spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino - e proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con una crescita del 5,2% tra gennaio e novembre e un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, ci auguriamo che la nuova amministrazione Biden segni un ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso accordi e decisioni condivise sulla vicenda Airbus e Boeing e sulla tassazione dei servizi digitali, per sorpassare l'incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l'export, prima di tutto quello agroalimentare». Ancora di più in questa fase storica, segnata anche dalla Brexit, «è urgente favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali», conclude Scanavino.

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