Nove dritte - eccellenti, va da sé - per trascorrere al meglio questi giorni a contagi e tensione crescenti, sapevamo sarebbero arrivati, su. 1) Niente panico. Anche per aiutare chi ne ha tanto bisogno. I nostri governanti. Che non sanno che pesci pigliare. Sono terrorizzati. Tutti o quasi, non solo il ministro Speranza che ha proposto di mandare la polizia nelle case per verificare l’assenza di assembramenti. Una cosa che in una democrazia liberale non si può fare, punto e basta, in nessuna circostanza. C’è chi ha letto nella sciagurata idea il tentativo di trasformare l’Italia nella defunta Ddr. Non è così, mano sul fuoco. È panico, panico puro. Diamo ai nostri tremebondi governanti il buon esempio affinché trovino la forza di imitarci. Nelle difficoltà, testa fredda e cuore saldo.
2) Niente atteggiamenti da sboroni. «A che mi serve la mascherina? Il Covid io non lo prendo e se lo prendo me lo magno». Probabile, ma poi fate visita all’adorato nonno Clodoveo, e nonno Clodoveo sono dieci anni che va avanti a quindici pillole al giorno. E d’accordo, cinque volte al giorno s’attacca al boccione dell’Amaro del Frate, due erbette in croce e 70 parti d’alcool. Ma è una scelta di nonno Clodoveo, il boccione. Il Covid che tu asintomatico gli trasmetti, quello non è una sua scelta. 3) Nemmeno ricordate l’ultima volta in cui avete fatto una lunga passeggiata solitaria? Concedetevene qualcuna. Non è triste passeggiare da solo. È bellissimo, rilassante da non credere. Scegliete un percorso alternativo. Scoprirete angoli della città mai notati e non rischierete di incontrare la signora Maria che ti s’attacca come vongola a scoglio e, più prolissa d’un romanzo russo, ti ragguaglia sui suoi mali, sempre i soliti, il tunnel carpale, le vene varicose e «ieri stavo addirittura per prendermi una storta», ed è inutile replicare «appunto signora, stava: perché mi racconta un fatto non accaduto?». Non raccoglie, seguita a parlare e parlare e parlare. 4) Informatevi, ma scegliendo con cura le fonti. Il sedicente luminare che i suoi articoli chiamiamoli scientifici li ha sempre e solo pubblicati sul proprio sito o al più su una rivista perfettamente ignota all’intero mondo della medicina, non è una fonte attendibile. 5) Siate consapevoli che informarsi non equivale a prendere una laurea e una specializzazione.
Non copritevi di ridicolo come quell’anziano, bravo comico romano che, avendo leggiucchiato un po’ qua e là, navigato qualche ora in Internet, ora s’atteggia a virologo.
*Opinionista e critico cinematografico