È la prima fidanzata santa ammessa all’onore degli altari. Si chiama Sandra Sabattini, una giovane che ha seguito il carisma della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Oggi è il giorno della sua beatificazione - originariamente prevista il 14 giugno 2020 ma poi sospesa a causa della pandemia - con la Messa presieduta a Rimini dal cardinale Marcello Semeraro. Sandra nasce a Riccione nel 1961 e respira la fede fin da piccola e ancor più quando, insieme ai genitori e al fratellino, si trasferisce nella canonica dello zio prete. Dodicenne incontra don Benzi e due anni dopo già partecipa a un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai». Si spende così nel servizio per i disabili e per i tossicodipendenti; va a cercare i poveri di casa in casa. Nel 1980, dopo il diploma di maturità, si iscrive a medicina sognando un giorno di diventare medico missionario in Africa. Fidanzata con un giovane che condivide il suo stesso cammino di fede, vive con lui una relazione improntata a un amore tenero e casto, alla luce della Parola di Dio. Il 29 aprile 1984, mentre si dirige a un incontro della Papa Giovanni, viene investita da un’auto, entra in coma e muore il 2 maggio successivo, a soli 22 anni. Molti dei pensieri di questa ragazza giungono fino a noi grazie al suo diario che, a partire dai 14 anni, contiene riflessioni intime e profonde, sempre alla ricerca del significato di ogni cosa, dell’Infinito. Due giorni prima dell’incidente scrive: «Non è mia questa vita che sta evolvendosi, ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il “Donatore” può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora». Lei era capace di scorgere il volto del Signore negli “ultimi” che serviva o di vedere Dio recandosi al mattino sulla spiaggia per contemplare la Creazione. Oppure andava a spingere le carrozzine il primo maggio per chiedere il diritto al lavoro anche per i ragazzi diversamente abili.
*Associazione comunità Papa Giovanni XXIII
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