Trapattoni avrebbe detto: «Squadra che vince non si cambia» e così è andata, il Presidente Sergio Mattarella è stato rieletto per altri sette anni e ci accompagnerà fino al 2029. Ora resta da giocare la partita. I problemi che abbiamo di fronte restano ancora tutti nella loro urgenza e importanza. Lo stesso Presidente nel breve discorso di ringraziamento ai Presidenti della Camera e del Senato, ha ricordato la «grave emergenza che stiamo tuttora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e su quello sociale» a cui mi permetto di aggiungere quello ambientale, correlato con i precedenti e che inciderà sempre di più nel prossimo futuro. Il Presidente ha da sempre posto molta attenzione alla difesa dell’ambiente, invitando chi ha responsabilità di governo, ad intraprendere concrete iniziative per disegnare un futuro sostenibile. In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della nostra Università, nel 2019, mio ultimo anno da Rettore, dopo aver visitato la nostra esposizione di «grandi risultati della ricerca», parole del Presidente, nel suo discorso di chiusura volle elogiare le tante attività di ricerca sviluppate dal nostro Ateneo a salvaguardia dell’ambiente, a partire dalla difesa del mare contro ogni forma di inquinamento, non tralasciando la speranza riposta nei nostri studenti: «Oggi tanti giovani ricordano a tutti, particolarmente a chi ha responsabilità istituzionali, l’esigenza di difendere il clima e l’ambiente sulla Terra». Per difendere l’ambiente ora abbiamo anche gli strumenti per farlo. Gli investimenti del Pnrr dovrebbero avviare questo cambio di prospettiva con una vera transizione ecologica, indispensabile e urgente, se vogliamo dare un futuro alle giovani generazioni. Bisogna abbandonare ogni titubanza, non si può perdere altro tempo con mezze decisioni o finti eco provvedimenti. Questa è la partita da giocare. Sempre citando Trapattoni, basta difendersi, scattiamo in contropiede. In un recente rapporto di ricerca dell’Università di Oxford sulla competitività verde nell’economia globale, si suggerisce di focalizzare gli investimenti sui settori delle tecnologie per le energie rinnovabili dato che lo sviluppo di prodotti per l’energia eolica e solare apporta uno dei maggiori contributi alla competitività verde di un paese.
*Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Facoltà di Ingegneria Università Politecnica delle Marche
© RIPRODUZIONE RISERVATA