L'ultimo allarme/Falsi Green pass, il reato più odioso che ruba la libertà

L'ultimo allarme/Falsi Green pass, il reato più odioso che ruba la libertà

di Paolo Graldi
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 00:07 - Ultimo aggiornamento: 09:38

Soffia forte l’offerta dei No vax disposti a tutto ed ecco deflagrare il mercato del falso Green pass. Le dimensioni sono ormai quelle del fenomeno.  Bande criminali ad altra professionalità, sede centrale a Napoli e con diramazioni su tutto il territorio nazionale, attrezzate e temerarie scorrazzano per le praterie del web, rubano credenziali d’accesso alle farmacie utilizzando sofisticate tecniche di phishing per poi infilarsi nei siti delle Regioni e del Sistema Sanitario, quelli che concedono i visti per la stampa dei certificati vaccinali. 

La polizia postale, su mandato della procura partenopea, va all’attacco. 
Per ora, ma non è finita, siamo a 15 falsari identificati, quaranta perquisizioni, 67 sequestri preventivi e 120 furbetti utilizzatori individuati. Un primo pacchetto di personaggi a diverso titolo coinvolti nella prima grande inchiesta sul tema della sicurezza in tempo di pandemia da Covid. 
C’è grande allarme per la scoperta di queste sacche criminali: hanno mostrato con immediatezza quasi sfacciata di aprirsi al mercato dei certificati contraffatti individuando una crescente domanda. 
Le restrizioni del governo, appesantite con l’introduzione del super Green pass, hanno messo in moto la complessa e sfuggente macchina del cyber-crime che ha subito trovato una clientela disposta a rischiare la contestazione di un grave reato penale e in più l’esborso di trecento euro per ogni foglio verde fuori legge ma apparentemente valido, ineccepibile. 

Così, dal contraffattore casareccio, un tanto al chilo, apparso nei giorni scorsi qua e là, (gente che andava in giro con il certificato dell’amico o del parente contando sulla maglia larga dei controlli) si è presto arrivati alle sofisticate operazioni via web, operazioni che necessitano di pochi mezzi ma di abilità telematica e scaltrezza truffaldina oltre che di una platea larga, e anch’essa temeraria, di clienti. 
Le polemiche estenuanti sull’utilità negata del passaporto vaccinale, promosse da protagonisti improbabili, esperti in proprio ed ospitati con inspiegabile generosità in molti talk show, hanno dunque trovato il terreno fertile per sfuggire l’obbligo di proteggersi e di proteggere.

Il premier Mario Draghi, ieri mattina alla Camera, è stato nettissimo: «Il Green pass è uno strumento di libertà e come tale dobbiamo difenderlo e valorizzarlo». Ma ha voluto andare ben oltre, richiamando senza citarle le notizie di cronaca sui falsari. Ha aggiunto: «…ma deve essere accompagnato anche dall’osservanza delle regole: con il riacutizzarsi della pandemia, il rigore nell’osservanza delle regole è sempre più importante: dobbiamo essere in guardia contro la pandemia».
La “retata” partita da Napoli ha messo in moto una gigantesca caccia al falsario.

La Polizia Postale sta utilizzando al massimo regime tutti gli strumenti investigativi a disposizione. C’è il dubbio e il rischio che altre bande, non di rado convinte di poter giocare senza rischi nelle praterie del web, siano al lavoro per tenere aperto questo incredibile mercato. 

E tuttavia va notato quanto ci sia di ignobile e vergognoso nel comportamento dei “clienti” che si fanno portatori di una squallida truffa, pericolosa per sé e per gli altri. 
Un insulto insopportabile verso la stragrande maggioranza di Italiani, ormai dai cinque anni in su, che ha accettato la strada del vaccino come inevitabile e di assoluta protezione verso il dilagare del virus, e come ha ricordato il premier Draghi, facendosi quasi minaccioso, «difendendo la normalità che abbiamo conquistato con le unghie e con i denti».

E’ sperabile che i filtri e le verifiche offerte dalla tecnologia al servizio dello Stato siano presto messe a punto per alzare la soglia della autenticità. 
Dev’essere altrettanto chiaro, costi l’ennesimo decreto del Consiglio dei ministri, che i trasgressori troveranno sulla loro strada una inedita e severissima barriera. Tra i tanti crimini di questo vasto comparto la falsificazione del Green pass si iscrive di diritto come il peggiore. Oltre al resto è intriso di imperdonabile stupidità.

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