Un centro vaccinale marchigiano

Vaccino, quel paracadute che ci aiuta a rimettere in corsa l’economia

di Sauro Longhi
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Mercoledì 28 Luglio 2021, 19:30

Quanti motivi abbiamo per vaccinarci? E quanti per non farlo? Da tempo ho fatto le due somministrazioni del vaccino che compete alla mia generazione: AstraZeneca. A molti coetanei ho chiesto perché non si sono ancora vaccinati, la risposta che mi hanno quasi sempre dato è stata la stessa: ci stiamo ancora pensando. Sperano che siano gli altri a vaccinarsi, rendendo così non necessaria la loro. Ma sbagliano e di tanto.

Anche quando l’80% della popolazione si sarà vaccinata resterà la possibilità di contagiarsi anche se bassissima, ma sempre più alta di chi invece si è vaccinato. Già oggi, con oltre il 50% di vaccinati, i ricoveri ospedalieri sono per oltre il 90% di persone non vaccinate. Ma torniamo alle domande. Perché non farlo?

Per paura sicuramente degli effetti collaterali, che vi sono ma in percentuale bassissima. È molto più pericoloso andar per strada con i tanti incidenti che si registriamo ogni giorno, eppure continuiamo a prendere la nostra auto, non curanti del potenziale pericolo. Conosco invece tanti buoni motivi per farlo. Ci si protegge dal virus e si proteggono gli altri, anche quelli non vaccinati.

Le parole pronunciate da Draghi la scorsa settimana in occasione della presentazione del Green pass, nella loro schiettezza e semplicità sono illuminanti: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore». Abbiamo finalmente una difesa dal virus capace di fornire tutte le garanzie per poter riprendere ogni attività, da quelle sociali e culturali, a quelle economiche, dobbiamo utilizzarla tutti.

Poi alcune categorie dovrebbero sicuramente vaccinarsi, ad esempio gli operatori sanitari che assistono persone malate, anziane, fragili, non devono contagiare i propri pazienti, eppure esistono situazioni in cui questo continua ad accadere. A settembre poi riaprono le scuole e le università e tutto il personale coinvolto dovrà essere al riparo da possibili condizioni di contagio, non possiamo permetterci un altro anno in sola didattica a distanza.

L’indagine condotta dall’Invalsi ci restituisce una fotografia preoccupante, se nella scuola primaria non si sono evidenziate differenze rispetto al pre-pandemia, la situazione è molto più preoccupante nella scuola media di primo e secondo grado, dove si è registrato un significativo ritardo nell’apprendimento causato dalle modalità didattiche imposte dalla pandemia.

Con interazioni ridotte tra insegnati e studenti, ma soprattutto tra gli stessi studenti, si è affievolito l’interesse all’apprendimento.

Si deve tornare in presenza, coltivare le relazioni tra gli studenti e i propri insegnanti, ma per farlo l’unica soluzione è vaccinarsi tutti, compresi gli studenti. È vero che i più giovani se contagiati si ammalano meno, ma l’età media dei ricoverati si sta velocemente abbassando e possono essere causa di contagio per i propri genitori e nonni.

Non dimentichiamo inoltre che da vaccinati con il green pass si può riprendere in sicurezza ogni attività, non solo andare a scuola, ma viaggiare, andare a teatro, ai concerti, allo stadio al ristorante e riprendere in sicurezza a lavorare. Si può riprendere a vivere! E questo dovremmo garantirlo ad ogni persona. Come ci ricorda Papa Francesco: i vaccini devono essere un bene comune, come l’acqua.

La pandemia si sconfigge solo vaccinando tutti, comprese le popolazioni dei Paesi meno sviluppati dove il virus sta mutando in tante varianti, annullando le difese acquisite con i vaccini. Se non ci vacciniamo state pur certi che dopo la variante Delta, arriverà la variante Epsilon e a seguire tutto l’alfabeto greco. La proposta di sospendere i brevetti sui vaccini rimane ancora l’unica scelta concreta per debellare definitivamente il virus. Il vaccino è come il paracadute, da prendere quando l’aereo cade. Vi ricordo che nel recente passato ogni giorno in Italia cadeva un Jumbo Jet. Infine, come ripete da tempo Draghi, più ci si vaccina, più facile sarà rimettere in moto tutte le attività economiche.

Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Facoltà di Ingegneria Università Politecnica delle Marche

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