L’aumento degli eventi meteorologici estremi va di pari passo con quello degli incendi. Abbiamo ancora negli occhi le immagini delle inondazioni in Germania e Belgio, e siamo già di fronte a un nuovo flagello: gli incendi estivi. Si tratta ancora una volta dell’effetto dei cambiamenti climatici che portano a oscillazioni rapide di fenomeni estremi, alternando inondazioni e siccità. Gli incendi di questi giorni stanno martoriando le foreste dell’Europa e del Nord America, favoriti dalle temperature torride e da condizioni di siccità prolungata che rappresentano la combinazione ideale per la loro diffusione. Il 2021 sta registrando i peggiori incendi dell’ultimo decennio. Tra i paesi che attualmente ne stanno pagando il prezzo più alto abbiamo la Grecia, dove in pochi giorni tra fine luglio e il 7 agosto sono bruciati quasi 570 chilometri quadrati. In Turchia, negli ultimi 10 giorni, gli incendi hanno devastato la costa meridionale, uccidendo almeno otto persone. In Russia, le autorità hanno evacuato diversi villaggi in Siberia, dove stanno bruciando 155 incendi. Negli Usa è in atto il più grande incendio nella storia della California. Il Dixie Fire, così chiamato per la strada in cui è iniziato, in 4 settimane ha bruciato 1.875 chilometri quadrati di boschi, un’area più grande dell’intera provincia di Milano. In Canada, i 279 incendi boschivi che continuano a divampare nonostante le piogge recenti hanno bruciato quasi 5.800 chilometri quadrati di foresta, pari a 2/3 della superficie delle Marche. Nel febbraio dell’anno scorso, l’Australia ha visto la più catastrofica stagione di incendi a memoria d’uomo. Sono morte 34 persone e sono andati persi oltre 180 mila chilometri quadrati di boschi. E in Italia? Gli incendi continuano a minacciare Sicilia, Molise e Sardegna. I primi incendi estesi, comparsi tra il 24 e il 26 luglio, hanno distrutto 100 chilometri quadrati di foresta e costretto all’evacuazione di 800 persone dalle loro case nel sud-ovest della Sardegna. Sono quasi il doppio dell’anno scorso e sui livelli del 2017, un anno orribile per gli incendi. Le Marche non ne sono indenni, anzi. Le temperature anche superiori a 40°C che sono attese nei prossimi giorni aumentano fortemente il rischio incendi e ci impongono la massima attenzione. Anche perché gli incendi stanno diventando sempre più estesi.
*Docente all’Università Politecnica delle Marche e presidente della Stazione zoologica-Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine