Ecco le parole di tendenza con il certificato di Google

Ecco le parole di tendenza con il certificato di Google

di Giovanni Guidi Buffarini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Dicembre 2021, 10:05

Come ogni fine anno sono state rilasciate le classifiche delle parole più cercate su Google, e rappresentano qualcosa di più di una semplice curiosità. Forniscono indicazioni interessanti sulla società nel suo complesso. C’è chi li prende molto sul serio i Google trends, forse anche troppo. Anni fa, un gruppo di studiosi dell’Università di Warwick (Inghilterra) mise a punto una strategia di investimento basata proprio sulle ricerche degli utenti online, non soltanto direttamente legate alla finanza. Sostenevano permettesse di realizzare performance eccellenti. Ignoro se qualcuno abbia mai applicato in maniera intensiva tale strategia, a naso direi che per investire i propri risparmi con cognizione di causa servono analisi più sofisticate. Scorriamole comunque queste classifiche. Prendiamole sul serio, e anche con un po’ di ironia. Vediamo cosa ci raccontano. La prima cosa che ci dicono è assai positiva: il Covid non occupa più la posizione centrale nei nostri pensieri, nelle nostre vite. La classifica generale delle ricerche 2020 era capeggiata da Coronavirus. E nelle prime dieci posizioni comparivano: Classroom (il servizio di Google per la didattica a distanza), WeSchool (piattaforma per la didattica digitale), Nuovo Dpcm, Meet, Contagi e Protezione Civile. Nella classifica del 2021 si conferma (in terza posizione) Classroom, entra (in ottava) GreenPass e in tema Covid basta così. In testa c’è Serie A, a ruota Europei (di calcio, of course) e in generale lo sport la fa da padrone: nelle vittorie dei nostri campioni abbiamo trovato sollievo. Venendo alle classifiche settoriali, fra i Personaggi domina Christian Eriksen: vederlo crollare esanime in diretta è stato uno choc collettivo. Gli è andata di lusso, l’anno prossimo vuol tornare in campo. Draghi (terzo) è davanti a Conte (settimo), Berrettini (secondo) batte Sinner (sesto) mentre Marcell Jacobs finisce dietro Orietta Berti, potenza di un tormentone azzeccato: avevamo - o meglio, avevate - una gran voglia di tormentoni dopo i tormentati mesi di coprifuoco. La classifica Addii è deprimente, ricordato che la guida Raffaella Carrà passo oltre. Nella lista dedicata al Covid, dopo Green Pass c’è Prenota il Vaccino: bene così.

Gli Eventi: in schiacciante maggioranza sportivi, sole eccezioni l’immarcescibile Festival di Sanremo e l’esondante Black Friday, ufficialmente terminato eppure è ancora tutto un proliferare di sconti, il modello Poltronesofà ha vinto, ormai compriamo solo a sconto, anzi compriamo gli sconti (ma non saremo forse noi venduti a sconto?). In testa alla classifica del Come fare? c’è lo Spid, ed era prevedibile, nel processo di transizione digitale abbiamo bisogno di essere accompagnati passo passo. Molto sorprendente è invece il Cubo di Rubik in quinta posizione. La pandemia lo ha riportato in auge, devo dedurre. Chissà che dietro la pandemia non ci sia allora Erno Rubik. Vi ho dato una dritta, instancabili smascheratori di complotti. Sbizzarritevi, sviluppatela, ché a tirare in ballo i soliti Bill Gates e Soros sieti diventati noiosi. Elenco successivo: Come fare? (in cucina). Abbiamo chiesto lumi a Google sulla preparazione della pizza e del pesto, della besciamella e dei ravioli, e ok. Però in sesta posizione troviamo le uova sode, in decima le uova strapazzate. Il che farà senza dubbio riflettere gli estensori delle pagine culinarie del nostro giornale. Dal primo lockdown abbiamo pubblicato centinaia di ricette succulente, alcune di facile realizzazione, altre più elaborate. Ma quella dell’uovo sodo no, e neppure qualche indicazione per preparare il caffè, con la moka o con la cialda. È tempo di rimediare, cari colleghi, per offrire un servizio più completo, so quanto ci tenete. Non siamo tutti assi dei fornelli, a me per andare in panico basta pensare di mettere a bollire l’acqua della pasta, per esempio (quanta ne serve? quand’è che bolle davvero e non per finta, per il gusto di tirarmi un trappolone?). Lette tutte le liste, mi resta una curiosità. Dove sono finiti quelli che l’anno scorso chiedevano a Google come impiantare un pollaio in casa (sic, guuro)? Erano tanti. Perché il pollaio d’appartamento è passato di moda dopo una sola stagione di gloria?

*Opinonista e critico cinematografico

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