Nel metaverso di Roblox. Sciocchezza? Mica tanto

Nel metaverso di Roblox. Sciocchezza? Mica tanto

di Giovanni Guidi Buffarini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Aprile 2022, 09:20

L’altra sera, invece di andare al cinema, le novità della settimana già viste tutte, ho trascorso un paio d’ore a far cose le più strane, incontrando più persone di quante non ne veda in un mese. Sono stato sull’altalena, e non ci andavo da 40 anni e mi sono esibito in due 360 gradi perfetti, pazzeschi. Ho girato la ruota della fortuna e non ricordo cosa ho vinto. Ho giocato a nascondino, guidato una improbabile bici rosa, una motocicletta nera, una macchina che era un catorcio. Sono stato invitato a una festa dove non c’era uno straccio di buffet ed eravamo in 3 e la padrona di casa voleva sposarsi seduta stante, ha fatto la proposta a me e all’altro, lui era entusiasta, io mi sono steso sul letto al piano di sopra poi mi son dileguato senza salutare. Ho comprato gratis (beccatevi l’ossimoro, è la verità) due case, una spartana, la seconda una villetta assai pacchiana, l’arredamento non mi piace né di qua né di là. Ho fondato una banda, così, di botto, mezzo secondo prima mica pensavo di fondare una banda, e ancora non ho idea di quale scopo si propone(va) ‘sta banda che d’altro canto ora esiste e non esiste, insomma ne faccio parte solo io, tutti quelli a cui ho chiesto di aderire hanno rifiutato, un tizio voleva che entrassi nella sua di banda, manco ho risposto, o il capo o niente. Per un po’ sono andato in giro per una città sconosciuta con una chitarra elettrica dietro la schiena poi l’ho fatta sparire, puff. Mi sono procurato un uovo gigante da accudire, tutti ne avevano uno o la bestiola già nata, mi sono adeguato. Gli ho dato la pappa (giuro), l’ho messo a nanna nella culla (rigiuro e non spergiuro). Un paio di minuti e m’è toccato leggere un messaggio di questo tenore: “Il tuo uovo ha di nuovo fame, sta morendo di noia e ha iniziato a emettere un tanfo intollerabile”. Puff, l’ho abbandonato al suo fetente destino per andare a servire pizza al bancone, i clienti non mancano, non si lamentano neppure se ci zompi sulla pizza a piedi uniti, e la paga è decente. No, cari lettori, è riduttivo affermare che abbia trascorso due ore a giochicchiare al computer, e avrei potuto usare anche il telefono.

Sono stato in Roblox. Che non è un gioco ma una piattaforma di giochi (ce n’è milioni, dicono). Meglio ancora, è un metaverso, sebbene non tecnicamente immersivo, non richiede l’uso di visori 3D. Il metaverso più affollato del momento, circa 100 milioni gli iscritti, perlopiù ragazzini, va da sé. Scarichi la app, scegli nome utente e password, personalizzi il tuo avatar e accedi. Messa così sembra una sciocchezza? E invece è roba seria, Roblox. Una finestra che affaccia sul futuro. La maggior parte dei giochi sono frutto della fantasia dagli utenti, utilizzi lo strumento Roblox Studio e crei il tuo gioco anzi il tuo mondo. In cui puoi fare entrare chiunque o soltanto chi pare a te. Si gioca dunque e si socializza, e non a caso i contatti alla piattaforma si sono impennati durante i vari lockdown, sempre molto attive le chat, l’inglese la lingua prevalente ma non esclusiva, d’improvviso ecco un fitto botta e risposta in cirillico. E ci si inventa una seconda identità. Su Roblox ciascuno si costruisce una vita parallela in cui investire tempo, energie. E anche soldi veri da cambiare nella valuta virtuale Robux, mica tutto è gratis su Roblox, e hai voglia a servire pizze se vuoi acquistare quella casa, quell’outfit alla moda. Si possono e ancor piu si potranno fare affari nel metaverso, e sul pianeta Roblox iniziano a sbarcare marchi celebri (Benetton, per esempio: l’altra sera non ho trovato il suo spazio, non so se sia già aperto o se aprirà a breve). Ci tornerò stasera o domani, fra un film e l’altro, per una nuova partita a nascondino (divertente, molto ben realizzato) e per controllare lo stato dell’uovo che ho a tal punto maltrattato? No, questo metaverso non fa per me e forse nessuno metaverso, sono uno vecchio stile o vecchio e basta, preferisco frequentare (pochissime) persone in carne e ossa, e strumenti per ampliare la vita e moltiplicarla ne conosco tanti: cos’altro sono i libri, i film, le musiche, i sogni a occhi aperti o chiusi? Però quanto interessanti questi tempi di sviluppo tecnologico impetuoso, una rivoluzione dietro l’altra.

* Opinionista e critico cinematografico

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