Quando voglio rilassarmi un po’, ma senza sottrarre tempo all’attività professionale, mi collego ai siti che forniscono le liste delle Giornate Mondiali, Internazionali, Regionali, Provincialotte, Ignorate da Tutti fuorché dai Quattro Amici al Bar che le Istituirono Quella Sera che Avevano Esagerato coi Giri di Whisky. Elenchi sempre più lunghi, ormai si fa fatica a trovare una Giornata Normale, alcune sono intasate, il calendario non potendosi estendere. C’è una Giornata per tutto. Solo negli ultimi due mesi, e solo a livello Mondiale e selezionando fior da fiore, sono stati celebrati: lo Snowboard (21 dicembre), l’Orgasmo (22 dicembre), la Neve (non metaforica:16 gennaio), la Nutella (5 febbraio), le Donne e le Ragazze della Scienza (11 febbraio), il Gatto (17 febbraio). Mentre immagino fervano i preparativi per celebrare degnamente il Tennis (4 marzo), le Torte (17 marzo), le Tartarughe (23 marzo) e il Backup (31 marzo). A questo punto, non posso sottrarmi al dovere manifestamente etico di dare il mio contributo al contagio Giornalmondialistico. Colmando lacune che certo non io solo percepisco intollerabili. Propongo dunque - senza un goccio di alcol in corpo, giuro - l’istituzione delle seguenti Giornate Mondiali o Nazionali o fate voi. 1) La Giornata in Difesa dei Lavoretti Fatti da Giovani. Non è più tollerabile che l’ex ministro della Giustizia Bonafede sia schernito rivangandone i trascorsi come Dj Fofò, e il ministro Di Maio sia ribattezzato Bibitaro mentre al prof Ricciardi vengano in pratica rimproverati i trascorsi d’attore (piuttosto cane, per quel che ricordo del tremendo “L’ultimo guappo”, Mario Merola protagonista). Non c’è nulla di male nel far ballare i ragazzi, nel vendere aranciate allo stadio, nell’intraprendere una carriera per cui non si possiede alcun talento (per giunta operando rapido dietrofront: notevole titolo di merito). 2) La Giornata del Virologo (e dell’Infettivologo, e dell’Epidemiologo e dell’Immunologo) Silente. Per dar requie ai nostri timpani, ponendo un benché flebile freno alla smania dichiaratoria dei suddetti esperti. Dopo una vita di reclusione nei laboratori e nei dipartimenti, hanno contratto dipendenza da ospitata televisiva, da intervista per la carta stampata, da intervento via social.
*Opinionista e critico cinematografico