Una giornata mondiale non si nega a nessuno

Una giornata mondiale non si nega a nessuno

di Giovanni Guidi Buffarini
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Venerdì 19 Febbraio 2021, 10:30

Quando voglio rilassarmi un po’, ma senza sottrarre tempo all’attività professionale, mi collego ai siti che forniscono le liste delle Giornate Mondiali, Internazionali, Regionali, Provincialotte, Ignorate da Tutti fuorché dai Quattro Amici al Bar che le Istituirono Quella Sera che Avevano Esagerato coi Giri di Whisky. Elenchi sempre più lunghi, ormai si fa fatica a trovare una Giornata Normale, alcune sono intasate, il calendario non potendosi estendere. C’è una Giornata per tutto. Solo negli ultimi due mesi, e solo a livello Mondiale e selezionando fior da fiore, sono stati celebrati: lo Snowboard (21 dicembre), l’Orgasmo (22 dicembre), la Neve (non metaforica:16 gennaio), la Nutella (5 febbraio), le Donne e le Ragazze della Scienza (11 febbraio), il Gatto (17 febbraio). Mentre immagino fervano i preparativi per celebrare degnamente il Tennis (4 marzo), le Torte (17 marzo), le Tartarughe (23 marzo) e il Backup (31 marzo). A questo punto, non posso sottrarmi al dovere manifestamente etico di dare il mio contributo al contagio Giornalmondialistico. Colmando lacune che certo non io solo percepisco intollerabili. Propongo dunque - senza un goccio di alcol in corpo, giuro - l’istituzione delle seguenti Giornate Mondiali o Nazionali o fate voi. 1) La Giornata in Difesa dei Lavoretti Fatti da Giovani. Non è più tollerabile che l’ex ministro della Giustizia Bonafede sia schernito rivangandone i trascorsi come Dj Fofò, e il ministro Di Maio sia ribattezzato Bibitaro mentre al prof Ricciardi vengano in pratica rimproverati i trascorsi d’attore (piuttosto cane, per quel che ricordo del tremendo “L’ultimo guappo”, Mario Merola protagonista). Non c’è nulla di male nel far ballare i ragazzi, nel vendere aranciate allo stadio, nell’intraprendere una carriera per cui non si possiede alcun talento (per giunta operando rapido dietrofront: notevole titolo di merito). 2) La Giornata del Virologo (e dell’Infettivologo, e dell’Epidemiologo e dell’Immunologo) Silente. Per dar requie ai nostri timpani, ponendo un benché flebile freno alla smania dichiaratoria dei suddetti esperti. Dopo una vita di reclusione nei laboratori e nei dipartimenti, hanno contratto dipendenza da ospitata televisiva, da intervista per la carta stampata, da intervento via social.

Il prof Ricciardi, per esempio, esonda. Pur essendo consigliere del ministro della Sanità: si limiti a parlare con Speranza dunque, e si dimetta se non ascoltato. 3) La Giornata della Fu Politica Italiana. Morta tre volte, caso unico in natura: con il governo Ciampi (1993), con il governo Monti (2011) e ora con il governo Draghi. Quando il gioco si fa duro, insomma, quando il barometro segna tempesta, ai nostri politici viene sostanzialmente chiesto di farsi da parte. Ed è pure giusto, aggiungo. Ma un Paese non va lontano così. 3) La Giornata della Scissione a Sinistra. Per onorare la caratteristica principale della suddetta parte politica. Il fenomeno non è recente, non è soltanto italiano, ma in Italia ha raggiunto vette impensabili. Specie nella cosiddetta sinistra radicale. Partiti che nascono, magari dall’unione di tre “realtà”, festeggiano lo zero virgola «ottimo punto di partenza», quindi, a stretto giro di posta, si frantumano in quattro cinque in sei tronconi, l’un contro gli altri avvelenato. Scissioni perpetrate «per unire», va da sé: Aristotele, scansati. Segue puntuale raffica di convegni, meno affollati di una assemblea di condominio medio, intorno alla domanda angosciata: «Perché gli elettori votano, a rotazione, chiunque tranne noi?». Ma la conclusione è all’insegna dell’ottimismo. «C’è un grande spazio a sinistra». Per nuovi gruppuscoli sempre più minuscoli, ovvio. 4) La Giornata delle Orecchie a Sventola. Le stiamo sviluppando tutti o quasi, grazie alle mascherine. A pandemia finita, la Giornata delle Orecchie a Sventola sarà la grande festa collettiva, altro che Natale, Ramadan, Capodanno o quel che vi pare. E chi non avrà le orecchie sventolanti a sufficienza si rivolgerà al chirurgo estetico. Un mondo di Dumbo, a virus massacrato (e siamo sulla strada giusta: malgrado le varianti, i contagi nel mondo sono in calo da settimane; in forte calo, dove si vaccina a tutto spiano).

*Opinionista e critico cinematografico

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