C’era una volta il Black Friday ed era quel venerdì lì, unico nell’anno, e finalmente ci si fissò bene nella testa quando cadeva il Giorno del Ringraziamento (il giorno precedente), prima annaspavamo, lo scoprivamo ogni anno all’ultimo momento guardando il Presidente americano in posa col tacchino graziato. C’era una volta il Black Friday, quel venerdì e non un altro, e uno si preparava per tempo la lista degli acquisti a sconto, e la lista dei siti da tener d’occhio ed era breve, e per un giorno controllavi più spesso del solito il computer e il telefono, cliccavi più veloce d’un pistolero del West sulle offerte a tempo e arrivavi a sera con gli occhi pesti ma soddisfatto degli acquisti, del risparmio. Durò poco, il Black Friday crebbe, divenne Settimana del Black Friday, più tempo, più siti da marcare stretto, e anche i centri commerciali e i negozi normali. Ergo, più stress e occhi più pesti, che, al termine, pareva avessi incrociato Mike Tyson e ne avessi urtato la sensibilità scatenandone l’ira funesta. Non è durata manco così. Come una macchia di petrolio nell’oceano, il Black Friday - a proposito, sarebbe oggi, oggi e basta - seguita a espandersi. È da inizio mese (almeno) che siamo bersagliati di offerte a sconto legate al Black Friday e collezioniamo volantini divenuti volumetti e l’elenco dei Preferiti si è fatto chilometrico nella febbre di aggiungere indirizzi di e-commerce, non sia mai dimenticassimo dove si trova quel pupazzetto adorabile che gli premi il pancino e dall’orifizio retrostante emette repentino tuono rilasciando aria odorosa molto, segue corsa collettiva verso la finestra da spalancare quale che sia la temperatura esterna. Offerte d’ogni provenienza, le più improbabili incluse. Per dire, l’azienda presso cui ho aperto la mia casella di posta elettronica certificata me ne ha proposta un’altra, a prezzo vantaggiosissimo, mi chiedo a che mi servirebbe una seconda Pec. Tenerla di scorta nel caso la prima si rompa? Regalarla per Natale a qualcuno che non saprà che farsene e a buon diritto mi darà del pitocco? Mistero. Il Non Più Black Friday oleoso incontenibile è giustificato dai numeri, si capisce.
*Opinionita e critico cinematrografico