È convinzione condivisa fra gli economisti che la qualità delle istituzioni svolga un ruolo determinante per le prospettive di sviluppo di un territorio e per il benessere delle popolazioni. Le istituzioni vanno intese in senso ampio e comprendono i sistemi di rappresentanza e di governo, l’amministrazione pubblica, le norme che regolano i rapporti economici e sociali, fino alle pratiche religiose e agli usi e costumi. Come si può facilmente immaginare la relazione fra questi aspetti e le misure di sviluppo e benessere di un territorio sono complesse. Inoltre, non è agevole stabilire cosa si intende per ‘qualità’ delle istituzioni e soprattutto fornirne una misura. Qualche passo avanti in questo ambito è stato fatto con riferimento alla pubblica amministrazione. Nel nostro paese, come in quasi tutti i paesi europei, la spesa pubblica conta per oltre il 50% del PIL. Inoltre, le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo rilevante nella programmazione e nella gestione di alcune infrastrutture chiave fra le quali quelle di trasporto. L’efficienza e l’efficacia con la quale la pubblica amministrazione gestisce le risorse ha quindi un ruolo chiave nel determinare le possibilità di sviluppo di un territorio. Anche più dell’entità delle risorse investite. Ne sono prova gli scarsi risultati ottenuti dalle regioni del mezzogiorno nell’utilizzo degli ingenti fondi strutturali messi a disposizione dalla UE. Diversi studi empirici hanno dimostrato che il nostro mezzogiorno è fra le aree della UE nelle quali l’utilizzo dei fondi strutturali ha ottenuto i minori risultati in termini di sviluppo; una delle cause è individuata proprio nella bassa qualità delle amministrazioni pubbliche. Negli ultimi decenni sono stati fatti notevoli passi avanti nella definizione e nella misurazione della ‘qualità’ delle pubbliche amministrazioni, ai diversi livelli di governo: dai comuni ai ministeri. Anche in questo caso il modello di riferimento è quello della sostenibilità ESG (Environmental, Social, Governance). Fondazione Etica ha da alcuni anni sviluppato una metodologia per la misurazione della capacità amministrativa pubblica sulla base di una serie di indicatori.
* Docente di Economia alla Politecnica delle Marche e coordinatore Fondazione Merloni