Alimentiamo l’amicizia sociale senza dare lezioni dal balcone

Alimentiamo l’amicizia sociale senza dare lezioni dal balcone

di Don Aldo Buonaiuto
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Domenica 21 Agosto 2022, 01:50

fondare una religione, è nato come passione per l’uomo… L’amore all’uomo, la venerazione per l’uomo, la tenerezza per l’uomo, la stima assoluta per l’uomo”. La frase del Servo di Dio don Luigi Giussani, a cento anni esatti dalla sua nascita, ha ispirato l’edizione numero 43 del Meeting di Comunione e liberazione, che è iniziato ieri e si concluderà il 25 agosto. La kermesse riminese, infatti, ha per titolo “Una passione per l’uomo” dando particolare rilevanza all’educazione, alla famiglia e alla scuola e articolandosi in incontri, laboratori, spettacoli, camp e mostre sui temi della fede, la politica e l’attualità internazionale.

Tra i molteplici argomenti trattati quest’anno le sfide per l’economia, la transizione ecologica, le comuni radici culturali europee e testimonianze provenienti da Ucraina e Russia. Riguardo al conflitto presente nel cuore dell’Europa il presidente Mattarella ha rivolto un appello al Meeting perché si scelga «la via del dialogo contro una guerra scellerata». Papa Francesco, in un messaggio a firma del cardinale Parolin, ha chiesto alla comunità cristiana di alimentare l’amicizia sociale non «dando lezioni dal balcone», ma «scendendo in strada sostenuti da una speranza affidabile». «Nello scontro di tutti contro tutti, dove gli egoismi e gli interessi di parte sembrano dettare l’agenda nella vita dei singoli e delle nazioni – ha osservato il Pontefice – come è possibile guardare chi ci sta accanto come un bene da rispettare, custodire e curare? Come è possibile colmare la distanza che separa gli uni dagli altri? La pandemia e la guerra sembrano avere allargato il fossato, facendo arretrare il cammino verso un’umanità più unita e solidale.

Ma sappiamo che la strada della fraternità non è disegnata sulle nuvole: essa attraversa i tanti deserti spirituali presenti nelle nostre società». Secondo il successore di san Pietro la «passione incondizionata» per il prossimo non è «solo generosità», ma «riconoscere Cristo stesso in ogni fratello abbandonato o escluso». In un tale contesto è urgente e necessario proporre agli uomini l’esempio del Cristianesimo quale testimonianza di pace e carità vissuta, in modo che possano realmente incontrare Gesù sperimentando il dono inestimabile della salvezza, sorgente di vita in abbondanza.

L’uomo potrà conquistare la felicità riconoscendo l’importanza della duplice dimensione nell’unità della persona umana: quella sociale e religiosa. Il rispetto degli elementi essenziali della dignità dell’individuo è una condizione della legittimità morale di ogni norma sociale e giuridica. Un mondo che continuamente vuole riaffermare i principi della libertà non può dimenticare che una “libertà” nemica o indifferente verso Dio finisce col negare sé stessa e non garantisce la giusta attenzione verso il prossimo. Sicuramente il Meeting, a un mese dalle elezioni politiche, offre un clima aperto e favorevole al confronto, all’interno delle diverse anime della cristianità, ma anche nel variegato panorama di fedi e culture, rappresentando una significativa agorà di scambio sugli ideali comuni. Tra questi è essenziale ribadire il valore di ogni persona che mai potrà essere ridotta, come già intuiva Papa Leone XIII in piena rivoluzione industriale, solo a un mero ingranaggio della disumana macchina economica che produce la cultura dello scarto. Quanti parlano di pace, concetto spesso svuotato del suo significato, non si illudano di trovare nel relativismo morale la chiave per una pacifica convivenza, in quanto esso è in realtà l’origine della divisione e della negazione dei fondamentali diritti dell’essere vivente. I veri cristiani sono “nel mondo” ma non sono “del mondo” e hanno uno sguardo positivo sulla realtà che li circonda sapendo che tutto è gratuito, tutto è grazia. Essi vivono il carattere di luce proprio della fede, che non è un fatto privato né un’illusione, ma è capace di aiutare l’uomo a distinguere il bene dal male e a illuminare la sua esistenza, combattendo la sfiducia dominante e contribuendo a un rinnovamento spirituale ed etico per il miglioramento delle condizioni di vita dell’intera umanità.

*Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

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