Si sente dire spesso che la carità può essere imbarazzante perché viene esercitata in senso verticale, dove capita. Il volontariato, al contrario, è orizzontale e comporta il rispetto reciproco. Il volontariato ha avuto un ruolo fondamentale durante la pandemia Covid. Non solo ha affrontato la battaglia contro il terribile virus, rimettendosi in discussione, ma l’ha pure vinta. Dopo l’emergenza sanitaria, però, è giunta anche l’emergenza economica (inflazione e e conflitto in Ucraina). E a colpi di crisi, purtroppo, per il settore non profit si è accesa la spia rossa. Infatti, l’Istat nei giorni scorsi ha suonato il campanello d’allarme: negli ultimi anni è stato perso il 15% di volontari. Una valutazione che, purtroppo, non risparmia nemmeno la nostra regione. «Durante la pandemia, sulla spinta emotiva, molti professionisti e insegnanti ci hanno dato una mano - dichiara Pino Felicetti, presidente del Polo di accoglienza e solidarietà della Fondazione Carisap di Ascoli Piceno, impegnato nell’assistenza alle persone in difficoltà, che potrebbe rappresentare un po’ il simbolo marchigiano di una realtà tipica del Terzo Settore - ma ora, per mancanza di tempo e anche per altre questioni personali, i volontari sono sempre più persone anziane». I giovani, in sostanza, fanno altro. E qui si potrebbero innescare considerazioni di carattere sociologico, rischiando però di calpestare un terreno minato. E allora atteniamoci alla realtà: perchè i giovani sono (apparentemente) disinteressati al volontariato? Finora sono state analizzate le conseguenze ma non le cause. E quali potrebbero essere allora? Negli ultimi tempi il modo di fare volontariato è sicuramente cambiato e sta cambiando. Oggi non si parla più di volontariato ma di “volontariati” . Inoltre per ampliare il raggio di azione di potenziali volontari, occorre iniziare a coinvolgere di più proprio i giovani marchigiani che hanno abitudini, interessi e linguaggi probabilmente diversi da chi opera oggi nelle organizzazioni a carattere locale. Ci sono giovani che vivono il volontariato in modo sporadico, si potrebbe dire quasi mordi e fuggi.
*Caposervizio di Ascoli del Corriere Adriatico
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