Il dilemma: chi votare il 25 settembre? Scegliere chi dà soluzioni praticabili

Il dilemma: chi votare il 25 settembre? Scegliere chi dà soluzioni praticabili

di Sauro Longhi
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Lunedì 5 Settembre 2022, 06:20

Ad una domanda non ho saputo rispondere. La scorsa settimana mi hanno chiesto: professore per chi dobbiamo votare? Una domanda a cui, di proposito, non ho voluto dare una risposta. Me la sono cavata suggerendo di valutare per poi scegliere candidati e partiti che propongono soluzioni praticabili per i tanti problemi che abbiamo di fronte. Il più preoccupante è il continuo aumento dei prezzi generato da un incontrollato e ingiustificato aumento dei costi dell’energia.

Nel breve periodo queste spinte porteranno ad un ulteriore incremento delle diseguaglianze sociali, con tante persone sempre più povere e con altri, pochi, sempre più ricchi. Occorre indirizzare le politiche economiche del prossimo autunno verso efficaci azioni capaci di ridistribuire in modo equo la ricchezza prodotta dal Paese. Eppure, c’è chi pensa di rispolverare soluzioni economiche neoliberiste che nel passato, anche recente, hanno mostrato di fallire generando ulteriori diseguaglianze e rafforzando quelle già esistenti. Già qui possiamo individuare un primo criterio per scegliere. Chi propone soluzioni per garantire una maggiore equità sociale?
Una causa del continuo deterioramento delle condizioni economiche del Paese e dell’intera Europa è la stagnante guerra in Ucraina.

La scelta dell’Europa di continuare a fornire armi di difesa agli oppressi non sta portando i risultati sperati, anche le sanzioni imposte all’aggressore non sembrano dare esisti, anzi in alcuni casi si sono ritorte contro chi le ha proposte. Forse non aver scelto con forza e determinazione una via negoziale ci sta sempre più allontanando dalla pace? Anche la scelta di incrementare i costi per gli armamenti di difesa sta togliendo al Paese risorse per intervenire con determinazione e incisività nel contrasto alla povertà e alle diseguaglianze. Da questa guerra e dalle risposte alle sanzioni imposte nasce la crisi energetica, peraltro alimentata anche da spinte speculative, che manifesterà i suoi peggiori effetti nel prossimo autunno. Occorrono scelte coraggiose, abbiamo donne e uomini capaci di attuarle?


La qualità dei servizi nei diversi territori richiede nuovi modelli organizzativi e nuove risorse umane e strumentali.

La sanità messa a dura prova dal Covid richiede un ripensamento organizzativo per evitare che ogni regione sviluppi un proprio modello spesso inefficiente e scarsamente integrato con quello delle altre regioni ma soprattutto con disparità territoriali tra aree urbane e aree meno densamente abitate. Il sistema dell’istruzione, sempre trascurato, deve diventare un settore strategico del Paese per dare serie possibilità di crescita economica e culturale alle nuove generazioni. Eppure, c’è chi pensa di proporre una autonomia differenziata tra le regioni che produrrebbe un indebolimento se non addirittura una cancellazione del principio di solidarietà tra nord e sud, tra regioni più ricche e regioni meno ricche, principio fondamentale della nostra Costituzione. Autonomia differenziata che sicuramente aumenterebbe le disparità tra i diversi sistemi sanitari nel paese con qualità e servizi molto diversi. Se poi la norma sul valore legale del titolo di studio perdesse il suo valore, si avrebbero tanti modelli di scuola nelle diverse regioni, in analogia a quanto accaduto nella sanità. Siamo certi di volere tutto questo? Ecco un ulteriore criterio per scegliere.


Vi sono tante altre problematiche su cui valutare le proposte dei diversi candidati e partiti, non ultime le politiche per dare dignità al lavoro, per la salvaguardia ambientale, per il contrasto ai cambiamenti climatici e per lo sviluppo sostenibile, ed arrivare alla scelta del voto, un diritto costituzionale a cui non dobbiamo e non possiamo sottrarci. Ma se ancora da questa analisi non troviamo chi ci rappresenta, e tante sono le persone che si trovano in queste condizioni, non resta che votare il meno peggio o dare un segnale forte inserendo nell’urna una scheda bianca. Il consiglio che poi avevo dato al mio amico non era sbagliato, analizzare, comprendere e poi scegliere.

* Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Facoltà di Ingegneria Università Politecnica delle Marche

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