Politica, Covid, Totti-Ilary? È meglio parlare di emoji

Politica, Covid, Totti-Ilary? È meglio parlare di emoji

di Giovanni Guidi Buffarini
4 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Luglio 2022, 06:55

Domenica è la Giornata Mondiale degli Emoji (il maschile è suggerito dalla Crusca), e la ricorrenza mi pare ben meritevole di un pezzullo. Di cos’altro dovrei parlare, del resto? Del governo che forse cade e forse no, forse traballa solo un po’? Lascio volentieri il tema ai notisti politici, questa legislatura è stata deprimente, cerchiamo di sceglierci rappresentanti un po’ meglio la prossima volta. Dovrei parlare delle iniziative assunte dall’Unione Europea a proposito della guerra alla porta di casa? Subito fatto, pezzo bianco, Europa non pervenuta e non è una notizia, l’Europa non perviene quasi mai.

La nuova ondata di caldo? E vabbè, berremo molto, senza specificare cosa. L’ennesima ondata di Covid? Si esaurirà, poi avremo i vaccini aggiornati e speriamo funzionino bene, ma la storia appassionante per davvero è ancora alle primissime pagine, riguarda la ricerca di un vaccino pancoronavirus, mica possiamo passar la vita a tamponar varianti, la sperimentazione dovrebbe cominciare entro fine anno, la seguiremo passo passo. Il divorzio Totti-Ilary? Affari loro, il mio interesse sta a zero.

Le Marche capaci di farsi soffiare dell’Abruzzo la guida dell’Autorità Portuale? Bell’impresa, non c’è che dire, continuiamo così, facciamoci del male. Le anticipazioni sul prossimo Sanremo? Sanremo lo reggo a stento nella settimana deputata, che esondi d’estate lo trovo intollerabile. Meglio parlar d’emoji, decisamente. D’altro canto li usiamo tutti, ormai è raro ricevere un messaggino non accompagnato da raffica simbolica. Il più delle volte la decifrazione è immediata. Quando capita la stringa che per tradurla devi pensarci su (ma non troppo, eh), sei grato all’interlocutore che ha costretto i tuoi neuroni a un po’ di lavoro extra, i neuroni più sono attivi e meglio è. Quando capita il messaggio che per quanto ti sforzi non riesci a comprenderlo, forte è la tentazione di replicare con un altrettanto criptico (diciamo) “czz sgnfc, strnz?”.

Emoji ce n’è tantissimi e fra qualche settimana potremmo averne 31 in più. I candidati ad ampliare la collezione sono stati resi noti dal Consorzio Unicode.

Il gruppo include: una faccina tutta tremolante, un baccello di piselli, una medusa (carinissima, azzurra), un trittico di cuoricini, un flauto, un animale dalle grandi corna (da non mai inviare alla propria dolce metà, direi: potrebbe equivocare, o intuire), un fiore viola (sono scadente in botanica ma non è di sicuro un crisantemo: per la dolce metà va bene), lo zenzero, un’oca, mani multietniche che alcuni sostengono battano il cinque, a me sembra piuttosto invitino alla calma. 31 nuovi emoji al massimo. Eravamo abituati ad aggiornamenti assai più corposi.

Delusione negli utenti, anche di mia conoscenza. Fra costoro c’è chi vorrebbe un emoji per ogni oggetto, ogni animale, ogni evento, ogni emozione. Un emoji per tutto. Desiderio insensato. Se gli emoji duplicassero il mondo si cadrebbe nel paradosso della mappa 1:1. La più precisa, la più perfetta di tutte le mappe, e la più perfettamente inutile. Il significato di qualche emoji vi sfugge? State messi come me col fiore di cui sopra? Nessun problema, online è un fiorire di dizionari, anche in italiano. La Giornata Mondiale degli Emoji ha pure il suo sito. In inglese: Worldemojiday.com. Offre la possibilità di votare l’emoji che meglio rappresenta questo 2022. Fornisce suggerimenti per festeggiare. Organizzare un emoji party, per esempio: ognuno vestito come il proprio emoji preferito.

Oppure raccontare la propria giornata alla nonna con un messaggio di soli emoji (prepararsi alla telefonata della nonna perplessa). Il suggerimento di lettura ve lo do io: il “Pinocchio in Emojitaliano” di Francesca Chiusaroli (docente di Glottologia e Linguistica all’Università di Macerata), Johanna Monti e Federico Sangati, edito da Apice libri. È bellissimo, anche solo da guardare (ma per orientarsi fra i simboli c’è il lessico, e c’è la grammatica). Una magnifica impresa collettiva, condotta via social (i vituperati social possono essere strumenti formidabili). Uno sconsiglio altrettanto vibrante? Il film d’animazione “Emoji: Accendi le emozioni”. Per i maggiori di 5 anni - 10, toh - una roba inguardabile. Fidatevi.

* Opinionista e critico cinematografico

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