Non sempre è possibile guarire chi è malato. È invece sempre possibile prendersi cura del suo sollievo. Anche con un semplice gesto che lo faccia sentire partecipe della comunità e mai abbandonato e solo. Oggi si celebra la Giornata nazionale del sollievo, che richiama l’attenzione sull’importanza delle cure palliative, cioè di quell’insieme di cure, non solo farmacologiche, volte a migliorare il più possibile la qualità della vita sia del malato in fase terminale che della sua famiglia. L’appuntamento è stato istituito nel 2001, con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri, per «promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione». Convegni in Vaticano e interventi del Papa hanno affrontato la questione di ciò che è concretamente possibile fare per portare sollievo a chi è nella prova del dolore. Una riflessione che è un antidoto ai veleni della deriva eutanasica. Al “sollievo della sofferenza” è intitolato l’ospedale edificato da Padre Pio a San Giovanni Rotondo. E il sollievo è la rappresentazione più efficace di quanto la misericordia attui e completi il messaggio evangelico. Un percorso per andare incontro ad ogni uomo là dove vive: nella sua città, nella sua casa, in un letto d’ospedale. Dovunque c’è una persona, là la Chiesa è chiamata a raggiungerla per portare il sostegno del Vangelo, la misericordia, la vicinanza del Padre ai suoi figli. «Anche quando non è possibile guarire – ha scritto il Pontefice nel messaggio per la XXX Giornata mondiale del malato 2022 – sempre è possibile curare, sempre è possibile consolare, sempre è possibile far sentire una vicinanza che mostra interesse alla persona prima che alla sua patologia». Con il memorabile “discorso alla luna” San Giovanni XXIII aprì il Concilio Vaticano II descrivendo la Chiesa come Sposa di Cristo intenta a usare la medicina della misericordia per soccorrere le necessità dell’uomo.
* Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
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