Le solite lobby e i bambini. Ma basta avere una canna

Le solite lobby e i bambini. Ma basta avere una canna

di Roberto Danovaro
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Giovedì 7 Maggio 2020, 11:18
Nell’Italia del Covid-19 ancora una volta sono le lobby ad avere i primi vantaggi. Cacciatori, pescatori sportivi e pescatori subacquei sono stati i primi ad avere libertà di azione. A chi non abbiamo pensato? In primo luogo, ai bambini, loro non hanno lobby, non fanno pressioni politiche. Nella nostra Regione abbiamo dato priorità a chi ha un hobby invece che pensare alle vere priorità. Riassumo i fatti: proprio sul Corriere Adriatico poche settimane fa ho commentato il fatto che alcune regioni italiane nonostante la crisi da Coronavirus, hanno pensato che la soluzione al lockdown fosse la promozione ed estensione delle attività di caccia. Non parlo di Molise, Basilicata o Calabria dove i casi di infezione sono stati molto contenuti, parlo delle regioni dove Covid ha colpito in modo più forte, come Emilia-Romagna e Veneto. Queste regioni hanno mantenuto attivi “piani di controllo della fauna selvatica”, ovvero hanno programmato le attività di caccia, consentendo ai cacciatori di spostarsi all’interno delle rispettive province in barba alle limitazioni introdotte dal governo per contenere il contagio. La Regione Sardegna ha anche approvato una norma incostituzionale proprio sul controllo faunistico. La Regione Piemonte, una delle più colpite dopo la Lombardia nell’evoluzione Covid-19 noncurante dei richiami dell’Unione Europea ha formulato un nuovo disegno di legge per dare ai cacciatori possibilità di cacciare altre 15 specie di uccelli (che richiederebbero invece programmi di protezione). La Regione Lazio ha addirittura approvato una norma per la caccia nelle “aree contigue” del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove vive l’Orso marsicano già a rischio di estinzione. Ovviamente, il fervore venatorio, nonostante il pieno lockdown, ha scatenato la caccia all’orso49, che il 28 aprile scorso è stato catturato e rinchiuso. Era libero dal luglio scorso. Forse l’orso aveva smesso di scappare a causa della scomparsa dell’uomo dalla natura in queste settimane. Una cattiva notizia e un brutto presagio del futuro. Nei giorni scorsi, in Campania è stata multata una mamma con figlia che passeggiava in spiaggia con accesso privato. E come se non bastasse, pochi giorni dopo è arrivata anche la comunicazione dell’Asl che indicava l’obbligo di quarantena per 14 giorni a casa. Così impara. Nel mentre, la Regione Marche ha approvato nei giorni scorsi, con assoluta priorità un decreto del Presidente (n. 14 del 30 aprile) che permette lo svolgimento di attività di pesca sportiva e subacquea, con possibilità di pescare sia da terra sia in acque interne, sia in mare. Se invece una mamma porta un bambino in spiaggia dopo due mesi di reclusione in casa, si può prendere una bella multa. Un anziano signore, in auto, da solo, si sposta da Falconara ad Ancona. Multato perché non aveva un motivo di urgenza. Se avesse avuto una canna da pesca era a posto. Ma questo decreto regionale era proprio necessario? Ora anche nelle Marche, gli unici a poter prendere il sole in spiaggia saranno i pescatori con la canna in mano mentre una mamma con il bambino potrebbe essere multata. Insomma, quello che manca nelle Marche, e altrove, è un piano per i bambini e per gli anziani. Le fasce più deboli della nostra società. Le mamme, divise tra lavori domestici, smart working, e studio dei figli, non hanno tempo o forza per protestare come sicuramente avranno fatto le lobby dei cacciatori e dei pescatori subacquei. Gli stessi pescatori che non vogliono l’Area Marina Protetta del Conero e che, con la compiacenza dei politici sono riusciti a impedire una cosa nell’interesse di tutti i cittadini. Ma non si illudano i politici. Dimenticarsi dei nostri figli mentre si promulgano in urgenza decreti per mandare a pesca o a caccia gli appassionati, magari facendo multe agli anziani da soli, non sarà la strategia vincente per le prossime elezioni. Voteranno i nonni, le mamme (e i papà), dimenticati insieme ai loro figli.

*Docente all’Università Politecnica delle Marche e presidente della Stazione zoologica-Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine
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