Lume di candela cercasi per il San Valentino ristretto

Lume di candela cercasi per il San Valentino ristretto

di Giovanni Guidi Buffarini
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Sabato 13 Febbraio 2021, 17:15

Domenica, San Valentino. E se vivessimo tempi normali, le coppie innamorate saprebbero bene come spassarsela. Una giornata intera insieme, e tutto il mondo fuori? Ottimo. Lontani dal comune di residenza? E perché no. La commedia romantica al cinema sarebbe un momento obbligato, non è un vero San Valentino senza il film mano nella mano, fa niente se son mani sudate. La cenetta a lume di candela, altra tradizione consolidata. E dopo il cinema dopo la cena, in quest’ordine o nell’altro, via a letto a sperimentare posizioni non contemplate dal “Kamasutra” né da altro manuale porcello, mettendo a dura prova la resistenza del materasso, della spalliera del letto, e la pazienza dei vicini non così innamorati e desiderosi di dormire, poveretti. Ma trovandoci in periodo distanziato e mascherato e disassembrato e le regioni colorate e i colori mutano mentre il coprifuoco sempre fisso sta, e in breve non essendoci ancora liberati dell’orrendo virus, ci si dovrà per forza orientare verso un San Valentino alternativo, un San Valentino, c’è poco da obiettare, in tono minore. Il cinema salta, toccherà ripiegare sul divano e la tv. La5 fa “Love Actually”, perfetto per l’occasione. Su Iris c’è “Eyes Wide Shut”: artisticamente superiore (è Kubrick, bellezza) ma un po’ meno intonato, finale a parte. La cena? Da asporto. Evitando di scambiarsi il cibo. «Senti quanto è buona la mia frittura, dammi un po’ del tuo arrosto»? Non se ne parla nemmeno. Chi è stato lesto a prenotare, al ristorante potrà pranzarci. Potrà? Potrebbe. Fossi un ristoratore mi abbandonerei a tutti gli scongiuri del caso, e soprattutto a quelli (ravananti) che denotano educazione assai lacunosa. Non sia mai che finisca come a Natale, il governo, fino al 10 dicembre se non al 15: «Tranquilli, vi sarà consentito aprire. Riempite pure i frigoriferi». Ma all’ultimo: «Contrordine, tutti chiusi». Ci si scambieranno doni come sempre. Occhio però, che dal fioraio, dell’artigiano cioccolataio, dal gioielliere e dal negozio d’abbigliamento che espone quel completo provocante potrebbe esserci calca. Suggeriamo di orientarsi verso doni più originali.

Perché non passar dal ferramenta? Non c’è folla dal ferramenta sotto San Valentino. «Per te, questo set di punte da trapano con tutto il mio amore. Potrai traforare ogni muro, nel vano tentativo d’appendere quel quadro orribile che ti piace tanto». O in farmacia. «E a te, luce dei miei occhi, questa sacchettata di igienizzante per mani. Utile anche a dissudarle». Quanto alla gita fuoriporta. È ammessa, purché entro i confini regionali. Converrebbe tuttavia tener conto del previsto arrivo del Burian. Drastica diminuzione della temperatura, forse un po’ di neve, gelate. Non sarà meglio limitarsi a una passeggiata in città? Non è detto non procuri sorprese: inaspettati incontri. Chi ha la fortuna di abitare ad Ancona potrebbe per esempio imbattersi in un impavido cinghiale solitario (schiva gli spassi, come il leopardiano passero?) o in una intera, numerosa famiglia cinghiala, in esplorazione delle vie del capoluogo. E sebbene il cinghiale stia tendenzialmente sulle balle perfino agli iscritti al Wwf o ad altra organizzazione dedita alla difesa dalla natura (non lo ammetteranno mai pubblicamente, ma è la pura verità, dai), un tête à tête con l’ungulato in trasferta urbana è di quelle avventure capaci di svoltare la giornata e cementare la coppia (credo). E per il gran finale sotto le lenzuola o sopra la lavatrice centrifugante alla massima velocità? Il virus pone limitazioni anche in questo ambito. Le coppie che convivono mi auguro abbiano letto il protocollo per il sesso al tempo del Covid. Posizioni consigliate, posizioni sconsigliate, la mascherina cosa te la metti a fare se non la indossi pure in casa tutto il tempo, e però i baci no, assolutamente no. Non mi va di scendere nei dettagli, trovate tutto online. (Rimanga fra noi, sono indicazioni che invogliano alla castità: potentemente). Ma i non conviventi? La tecnologia fornisce loro soluzione. Ognuno davanti al proprio computer e i fuochi d’artificio si facciano via Zoom. Non suona entusiasmante? Mmh, forse no. Che il governo nascente metta a punto un piano vaccinale come si deve. Non se ne può più. 

*Opinionista e critico cinematografico

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