I contagi diminuiscono le fake news aumentano

I contagi diminuiscono le fake news aumentano

di Giovanni Guidi Buffarini
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Sabato 28 Marzo 2020, 11:30
Se la curva dei contagi si sta appiattendo - lecito ogni scongiuro, obbligatorio il rispetto delle norme per il distanziamento sociale, insomma stiamo a casa -, se i contagi, dicevo, stanno calando, non accenna a diminuire la diffusione di fake news. Ce n’è che puntano a propagare il panico, ce n’è che fanno balenare speranze illusorie. Né mancano, ovviamente, le denunce di fantomatici complotti. Odiosi sempre, odiosissimi in questi giorni, i produttori di bufale approfittano delle nostre paure e delle poche certezze che ancora la medicina può offrire. Si è letto e si continua a leggere di tutto. Ecco un piccolo, davvero minimo florilegio delle bufale che stanno circolando, soprattutto via social (come vengono usati male i social, da alcuni). Partiamo dall’ultima, una delle più risonanti. Non è vero che questo Coronavirus lo abbiano creato i cinesi in laboratorio e poi se lo siano lasciati scappare. È vero che i cinesi, come tutti, creano virus. Per studiarli. E nel 2015 pubblicarono una ricerca su Nature. Ma quel virus non è questo, gli scienziati lo hanno dimostrato in modo inoppugnabile. È un falso assoluto la foto, apparsa su Facebook, del paziente zero, anzi dell’untore: un americano, ex militare. È steso su un letto d’ospedale, l’espressione estremamente sofferente. La didascalia dice: “Mi hanno pagato per diffondere il virus in Europa, ora sto morendo”. Taroccare una foto è semplicissimo, di foto tarocche il web abbonda. Una mostra una cisterna americana – lo scatto sarebbe stato effettuato nel Kansas – su cui campeggia la scritta Covid-19. Il sottotesto: nel settembre dell’anno scorso, Qualcuno (la maiuscola è obbligatoria quando ci si riferisce all’inafferrabile Entità artefice di malefico piano) stava spargendo il virus. Ora, Covid-19 non è il nome del virus ma della malattia dallo stramaledetto virus indotta: lo stramaledetto si chiama Sars-Cov-2. I redattori di NextQuotidiano a tarocco han risposto tarocco e mezzo e sulla cisterna hanno fatto comparire la scritta Amuchina. Bravi. Una bufala assoluta ci riguarda da vicino. La Madonna Nera di Loreto starebbe per «sorvolare tutta l’Italia, isole comprese, per invocare la cessazione della pandemia». Guarda un po’: al Santuario di Loreto non ne sanno nulla. Due fake news dalla Russia. Quella così idiota che una risata te la strappa: per obbligare le persone a rimanere nelle case, Putin avrebbe fatto liberare 500 leoni. Quella che invece se avessi fra le mani chi l’ha inventata gli mollerei uno sganassone senza esitare e senza chiedere scusa riguarda un presunto farmaco miracoloso. Si chiama Arbidol, un antivirale. Lo commercializzano anche in Cina. Contro Sars-Cov-2 è stato testato: miracoli par proprio incapace di farne. Un altro antivirale garantito miracoloso è stato in vendita online per qualche giorno alla modica cifra di (oltre) 600 euro. La sua efficacia è pari a zero, e il sito farmacocoronavirus.it è stato oscurato. Potevano mancare le bufale sugli extracomunitari? Certo che no, ne girano parecchie, una più ripugnante dell’altra. Secondo la più recente, il Coronavirus gli extracomunitari li risparmierebbe. Quantomeno in Italia. Risposta del virologo professor Burioni via Twitter: «Chi è dotato di sprezzo del pericolo può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare di persona che non è assolutamente vero». Si accettano scommesse, il bufalaro non raccoglierà l’invito. Moltissimo si è inoltre straparlato del superpotere della Vitamina C. Ti sfondi di arance, o di kiwi o di pastiglie di Cebion, e non sarai colpito dal malefico Sars-Cov-2. Per carità, ingozzatevi pure di arance e di kiwi e ingollate una tisana di verbasco dietro l’altra, se così vi aggrada. Ma non crediate che i bastioni di Vitamina C riescano a respingere Sars-Cov-2, lo dicono i medici, si è affrettata a dichiararlo anche la Dompé che il Cebion produce. Come faceva quella canzone di Elio e le Storie Tese? «Mi ha detto mio cuggino che una volta in discoteca ha conosciuto una tipa/Che però poi non si ricorda più niente e alla fine si è svegliato in un/Fosso tutto bagnato che gli mancava un rene». Il “cuggino” di Elio mi pare più credibile di certe notizie sul virus carogna.

*Opinionista e critico cinematografico
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