In Cina aumentano i divorzi e da noi le sveglie sono felici

In Cina aumentano i divorzi e da noi le sveglie sono felici

di Giovanni Guidi Buffarini
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Venerdì 3 Aprile 2020, 14:20
Le sveglie sì che sono contente. Possono riposare in pace tutto il giorno, e se pure devono trillare lo fanno a orari accettabili, neanche le sveglie amano svegliarsi presto, mano sul fuoco. Un po’ si vergognano a far tutto quel fracasso di primo mattino, né gradiscono esser prese a manate dell’umano che vorrebbe seguitare ad abbracciar Morfeo. Le sveglie sono felici in questo periodo. Noi molto meno. Iniziamo seriamente a patire la quarantena, tanti giorni alle spalle, altri dieci garantiti e chissà che non saranno di più, e poi non potremo certo subito tornare alla vita di prima, la liberazione sarà graduale. E sappiamo che dobbiamo tener duro, e teniamo duro. Ma è dura, sempre barricati in casa, giusto l’uscita per andare al supermercato o per il giro dell’isolato, ognuno conosce ormai ogni centimetro di marciapiede davanti al portone. «Quale migliore occasione per riordinare la casa, feng shui o non feng shui?» ci è stato fatto notare. Abbiamo recepito il consiglio. Ho ritirato fuori il manualetto della Maestra del Riordino, Marie Kondo, una lettura amena. Mi sono ben guardato dall’applicarne i principi ma facendo a modo mio – dieci minuti di riordino al giorno, uno di più e rischio di dar di matto – ho ritrovato libri che cercavo da anni, erano acquattati in anfratti impensabili, e scoperto matasse di sudiciume abbastanza grandi da badare a se stesse. C’è chi sta coltivando il proprio talento culinario, non trascurando di postare gli esiti su Facebook. Mai viste così tante foto di appetitose pastasciutte e torte e pani e pizze. E anche di pietanze non facilmente identificabili, o manifestamente non edibili. La pagina Facebook Cucinaremale, nomen omen, è fonte inesauribile di delizie comiche, e potente stimolo al digiuno. I membri del gruppo coltivano l’arte dell’autoironia: «Biscotti alla mela o escrementi d’orso?» si domanda tale Andrea Bumbaca. La foto non scioglie il dubbio. C’è chi si sta improvvisando parrucchiere, e quasi sempre gli esiti meriterebbero d’essere nascosti al mondo sotto caschi da astronauta. Mentre chi rifiuta le avventure della parrucchieria fai da te sfoggia ricrescite impetuose, acconciature einsteiniane, barbe selvagge. Gli sportivi s’ingegnano. So per certo di un amico che ha adibito una stanza a palestra: la panca, il tapis roulant e almeno un paio di altri attrezzi che non ricordo. C’è chi si è inventato una partita a tennis da balcone a balcone, parecchi palleggi poi la palla giù nel vuoto. Chi con la racchetta sfida il muro, avversario invincibile, le prende tutte. La nuova moda dei runner è la maratona sul balcone. O sulla terrazza. Più o meno come criceti sulla ruota. Garantito che, a quarantena terminata, le strade saranno invase da runner instancabili artefici di giri interminabili. Sebbene non si possa escludere che alcuni fanatici di movimento e forma fisica, esasperati da tanti giorni di sport in camera o balcone si convertiranno alla religione della sedentarietà e della pancetta. Il tempo di quarantena è tempo dilatato. Non passa mai. A meno di non immergersi in un libro in un film (o due o tre, a ruota). Ma se in casa son presenti pargoli, ritagliarsi il tempo per il libro per il film può rivelarsi missione affatto impossibile. I pargoli d’ogni età costretti a casa son tigrotti in gabbia. Spaventati o inconsapevoli, comunque inquieti. Il pargolo in età scolare vi concede qualche ora di tregua per assistere davanti al computer alla lezione online? Garantito che proprio in quelle ore, il pargolo in età non ancora scolare vorrà a ogni costo utilizzare il computer per il giochino. E non smetterà di frignare un solo istante, scartando ogni proposta di passatempo alternativo. In generale, provate a vietare al ragazzino al bambino l’utilizzo del cellulare oltre il tempo di norma consentito. Provateci, se volete trasformare la casa in un campo di battaglia. Sempre che già non abbiate provveduto voi, marito e moglie. Sapete cos’è accaduto a Wuhan appena allentate le misure restrittive? Boom delle richieste di divorzio. La convivenza forzata 24 ore su 24 non giova alla coppia. Rispettiamo le regole, così da tornar liberi il prima possibile. Facciamolo anche per gli avvocati divorzisti: già si fregano le mani.

*Opinionista e critico cinematografico
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