Caro vita, Covid, clima, energia e guerra. Chi vuole governare dica cosa intende fare

Caro vita, Covid, clima, energia e guerra. Chi vuole governare dica cosa intende fare

di Sauro Longhi
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Lunedì 11 Luglio 2022, 19:21 - Ultimo aggiornamento: 19:22

A noi marchigiani cosa ci preoccupa? L’elenco può essere lungo ma al primo posto sicuramente il caro vita, quotidianamente percepito con il continuo aumento delle bollette e della spesa al supermercato, declassando al secondo posto, o forse in posizioni ancora più arretrate, la pandemia covid-19. Ma per quanto tempo resterà al secondo posto? Con la bella stagione abbiamo smesso di preoccuparcene, ma i numeri sono più allarmanti rispetto all’estate precedente e in continuo aumento. Siamo tra le Regioni più esposte al virus. Certo l’attuale variante sembra non creare nelle persone contagiate condizioni cliniche gravi anche perché vaccinate. È ormai verificato scientificamente: essere vaccinati aumenta le difese e riduce gli effetti una volta contagiati.

Ma la copertura vaccinale ha un tempo definito. La quanta dose per gli operatori sanitari e le persone fragili perché non sta partendo? È ancora tutto fermo, anzi sono stati smantellati i centri vaccinali. Forse si stanno aspettando i vaccini aggiornati, magari pronti per l’autunno, ma così si rischia di lasciare indifesi le persone fragili per le quali l’attuale variante potrebbe causare situazioni cliniche gravi. Non ci possiamo permettere di ritornare indietro, con strutture sanitari ingolfate e impossibilitate a curare altre malattie altrettanto gravi come tumori e cardiopatie. In attesa che cresca la consapevolezza su come agire, noi una cosa semplice la possiamo fare: indossare la mascherina per arginare la diffusione del virus, soprattutto sui mezzi pubblici di trasporto, quando ci troviamo in spazi chiusi, in ogni occasione in cui possiamo farlo. 


Cambiamenti climatici e la salvaguardia dell’ambiente sono al terzo posto o forse sono scesi di altre posizioni. Chi ha preso il loro posto, la guerra in Ucraina? Quasi sicuramente. La crisi energetica prodotta dallo scontro ha di fatto interrotto e rallentato la spinta verso le energie rinnovabili, le uniche capaci di ridurre le emissioni di CO2 e quindi l’unica vera difesa verso il surriscaldamento del pianeta. L’emergenza energica prodotta dal rialzo dei costi del gas, ma soprattutto dalla prevedibile diminuzione di quello proveniente dalla Russia, ci porterà in autunno a seri problemi, tanto da prevedere la riaccensione delle centrali a carbone che pesavamo di chiudere definitivamente.

L’unica nostra scelta resta sempre quella di puntare alle energie rinnovabili. Ma di notte o in assenza di vento che si fa? Si utilizza l’energia accumulata o si utilizzano sistemi backup, ad esempio, quelli che utilizzano l’idrogeno prodotto con le fonti rinnovabili quando sono in eccesso sulla rete elettrica.

Ma con carichi e produzioni intermittenti come quelle generate dalle rinnovabili come garantire la sincrona produzione a 50 hertz? Ricorrendo alle tecnologie digitali ormai diffuse ed affidabili, che possono gestire e controllare queste discontinuità nella rete elettrica di raccolta e distribuzione. Dal punto di vista tecnico molte difficoltà sono superabili se non addirittura superate, occorre solo la volontà politica di attuarle, che sicuramente va contro chi vorrebbe continuare a venderci petrolio e gas a prezzi sempre più alti. Se vogliamo contenere la spinta inflazionistica in atto, prevalentemente alimentata dall’incremento dei costi energetici, con continui aumenti dei prezzi e conseguente riduzione del potere di acquisto delle famiglie, occorre prevedere un fermo impegno per interrompere la guerra: credere e proporre una forza di interposizione tra chi sta invadendo e chi ci sta difendendo per avviare una seria trattativa di pace.

Forse ai marchigiani preoccupano anche i ritardi nell’ammodernamento delle infrastrutture di trasporto e nel rilancio delle attività economiche produttive, ma forse nella classifica si trovano in posizioni più arretrate. Questa classifica è soprattutto importante per chi si candida alle prossime tornate elettorali per assumere la responsabilità di rilanciare il progresso economico e sociale del Paese e quindi della Regione. Una classifica per aver chiari i problemi ma soprattutto le soluzioni da proporre!

*Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Facoltà di Ingegneria Università Politecnica delle Marche

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