Il meglio e il peggio: i dieci fatti dell’anno

Il meglio e il peggio: i dieci fatti dell’anno

di Giovanni Guidi Buffarini
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Venerdì 27 Dicembre 2019, 05:05
No, la profezia del presidente Conte non si è avverata, il 2019 non è stato “un anno meraviglioso”. Né per l’Italia tutta né per le Marche. Per il premier sì, a dir la verità. Fino ad agosto, l’avvocato Conte ha presieduto un governo di destra. Ora presiede un governo di sinistra. Mai nessuno era stato capace di tanto. Ma il mondo è bello proprio per questo. Perché l’impensabile ogni tanto diventa realtà. Ripercorriamolo, questo non meraviglioso 2019 marchigiano. Attraverso dieci notizie, alcune delle quali sarebbero cascate perfette anche nel Riepilogone del 2018, del 2017, e via risalendo. A volte la realtà assomiglia alla peperonata della sera prima: si ripropone. 1) L’economia che non tira è la classica notizia peperonata: da un decennio. L’economia marchigiana marcia anche peggio della fiacca economia nazionale.

Appena esce un dato incoraggiante, viene subito smentito da un paio di dati deprimenti. Qualche settimana fa titolavamo, cito a memoria, impreciso: “Ci stiamo avvicinando al sud”. Ormai è improcrastinabile una inversione di tendenza. Stiamo pure perdendo abitanti in maniera significativa: culle vuote e valige piene dirette altrove. 2) Perlomeno abbiamo salvato l’aeroporto di Falconara. Un mezzo miracolo o un miracolo punto e basta, per come s’erano messe le cose. Festeggiamo ma con misura. Se il disastro è stato evitato, il cielo non è ancora sereno. C’è da conquistare nuove rotte nazionali e internazionali e da migliorare i collegamenti con il porto, la ferrovia, l’autostrada, per elencare solo due delle questioni aperte, mica cosucce di poco conto. 3) La Quadrilatero ha rinnovato l’iscrizione al club, niente affatto esclusivo anzi affollatissimo, delle Italiche Incompiute. Imprese non pagate, imprese fallite, lavori che si fermano, riprendono, si fermano ancora. In breve, singhiozzano. Per il 2020 è prevista una accelerazione, vedremo, alle previsioni sulla realizzazione delle Italiche Opere Pubbliche presto fede quanto all’oroscopo: un po’ meno di niente. 4) Il governo Conte bis ha appena approvato l’ennesimo decreto per le zone colpite dal sisma 2016. Senza minimamente recepire le richieste provenienti dalla Regione, dai territori interessati. 5) Quanto alla ricostruzione, il 2019 è stato identico al 2018: un anno buttato. Anche le casette han seguitato a manifestar carenze. Ma la gente di quei luoghi atterrati si ostina a resistere, tenacia ammirevole. 6) Dopo la tornata amministrativa di maggio-giugno, i partiti sono entrati in modalità Grandi Manovre in vista delle Regionali 2020. Grandi manovre dagli esiti ancora indecifrabili. A sinistra, l’alleanza fra Democratici e Pentastellati sembrava certa, ora chissà. Mentre il Pd un giorno appoggia compatto Ceriscioli, e il giorno appresso lo mette in discussione. A destra, sembrava tutto deciso, e la coalizione e il candidato: Acquaroli di Fratelli d’Italia. Trascorrono poche ore, arriva Salvini ad Ancona e dice che non è il momento di far nomi. Stay tuned, altri colpi di scena in arrivo e coltellate fra alleati (niente di nuovo, la politica va così). 7) La guida turistica Lonely Planet ha inserito le Marche fra le regioni mondiali da visitare nel 2020. Bene, benissimo, ora sta a noi sfruttare al meglio questa pubblicità gratuita. Certe occasioni non ricapitano tanto facilmente. 8) “L’Infinito” di Leopardi ha compiuto due secoli ed è stato celebrato nel modo migliore. Soprattutto evitando di farlo nuovamente “massicrare” (copyright Joe Bastianich) da Dustin Hoffman. Se qualcuno non conosce quella performance, si faccia un giro in Rete: e rabbrividisca. Non sono sicuro che Bombolo - sempre sia ricordato - avrebbe trattato peggio Walt Whitman. 9) Il 2019 si è aperto con la rimozione e il brillamento della bomba della Seconda Guerra Mondiale ritrovata ad Ancona: una bella porzione di città evacuata quella domenica di gennaio, centri commerciali presi d’assalto dagli sfollati. Si chiude con 10) le bombe di Osmany Juantorena & Co che abbattono il Sada Cruzeiro e regalano alla Lube il Mondiale per Club. Dopo lo Scudetto e la Champions League. Riscattando la stagione “tutte le finali perse”. Civitanova Marche capitale del volley è una storia meravigliosa. Ne attendiamo il seguito.
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