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E' vero che i decreti emessi nelle scorse settimane «lasciano agli operatori la facoltà di decidere se rimborsare l’utente o emettere un buono - prosegue la nota - , tuttavia non è assolutamente corretto che la compagnia si impegni a restituire la somma spesa e poi decida, di propria iniziativa, di modificare questa policy. Invitiamo pertanto coloro i quali abbiano riscontrato un comportamento del genere da parte del vettore a rinnovare la richiesta di restituzione dell’importo pagato che l’azienda si era impegnata ad effettuare, trasmettendo una comunicazione alla società tramite PEC o con raccomandata a/r. Tale condotta è ancora più grave se si pensa al fatto che l’amministratore delegato della low cost irlandese ha definito “idiote” le regole di distanziamento sociale, ritenendole inapplicabili e annunciando che in queste condizioni Ryanair non riprenderà a volare».
Non solo «è inaccettabile che qualcuno si permetta di disprezzare misure di sicurezza finalizzate a tutelare la salute dei passeggeri ma occorre anche tenere presente che la scelta di non ripristinare i voli renderebbe di fatto inutilizzabili i voucher emessi, con un notevole danno economico per gli utenti.
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