Piccole imprese, fatturato in crescita: «Spiragli per costruire il nostro futuro»

Piccole imprese, fatturato in crescita: «Spiragli per costruire il nostro futuro»
Piccole imprese, fatturato in crescita: «Spiragli per costruire il nostro futuro»
di Martina Marinangeli
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Martedì 17 Dicembre 2019, 12:10

ANCONA - Il fatturato cresce, ma con un trend che rallenta rispetto alla fine dello scorso anno (+4,3% nel primo semestre 2019 contro il +5,2% degli ultimi mesi del 2018) e prosegue la contrazione del numero delle piccole imprese, passate da 148.858 a 147.448. È una fotografia in chiaro-scuro quella scattata dal periodico rapporto dell’Osservatorio congiunturale Trend Marche presentato ieri in Regione da Cna, Confartigianato e Ubi Banca, e realizzato analizzando i bilanci di un campione di 3mila imprese con meno di 20 dipendenti.

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A tradurre in analisi le cifre riguardanti i primi sei mesi del 2019 ci hanno pensato il rettore della Politecnica Marche, Gian Luca Gregori, ed Ilario Favaretto, professore dell’Università di Urbino, che con gli altri soggetti presenti – compresa l’assessora alle Attività produttive, Manuela Bora – hanno concordato su un punto: l’unico modo per far crescere (e non sopravvivere) le micro e piccole imprese, ossatura economica del territorio, è fare squadra. Cosa che in teoria appare ovvia, ma nella pratica non altrettanto. E la plastica dimostrazione della complessità dell’argomento si è palesata ieri nel serrato confronto tra Bora e Palo Longhi, vice presidente Confartigianato Marche, sulle risorse regionali alle imprese. 
Le risorse
«Gli aiuti a pioggia non ci aiutano ad essere competitivi», imbraccia lo scudo l’assessora. «A volte anche piccole cifre possono essere utili. Ad esempio, nella digitalizzazione», replica Longhi. Al netto delle divergenze di veduta, le certezze sono nei numeri. Bene l’andamento dei ricavi ‘per conto terzi’ (+8,1%) e delle spese per retribuzioni (+21,2%). In calo le spese per i consumi (-8,7%) e l’export rimane stagnante: nei primi nove mesi del 2019 è cresciuto del 3,3% in pratica solo grazie ai settori della nautica e della farmaceutica. Il fatturato è in crescita tra le imprese delle costruzioni (+14,1%, soprattutto grazie ai primi cenni di ricostruzione post sisma) e nei servizi (+4,8%), con la ristorazione e turismo che incrementano gli utili del 4,4%. In diminuzione sono invece i ricavi nelle attività manifatturiere (-3,4%), soprattutto nel tessile abbigliamento e calzature (-13%) e nella meccanica (-12,2%), ad eccezione della meccanica di base (+4,3%). Male l’artigianato, con le imprese in discesa da 44.713 a 44.076 (-637) da gennaio a novembre. «I segni di ripresa - ha spiegato Gregori - non bastano a far recuperare alle Marche il ‘gap’ con l’Italia. Rispetto al 2008 il pil regionale è inferiore dell’8,4%». Fare squadra e giocare in attacco. «Dopo dieci anni passati in difesa - la posizione di Longhi e del presidente di Cna Marche e Camera di Commercio, Gino Sabatini - è tempo di ribaltare il campo d’azione e progettare il futuro, cercando di fare sistema tra istituzioni, università, istituti di credito, associazioni di categoria». 
Il nodo del credito
Ed a proposito di istituti di credito, Roberto Gabrielli, responsabile macro area Marche - Abruzzo Ubi Banca, evidenzia come ci sia «necessità di unire le forze per sostenere le imprese a crescere e svilupparsi puntando su tecnologia e internazionalizzazione». 

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