Rcs, ok Della Valle stop al patto
"Ora il rimpasto nel Cda"

Diego Della Valle
Diego Della Valle
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Martedì 22 Ottobre 2013, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 18:11
ROMA - Senza il patto di sindacato “Rcs ha l'opportunit di essere gestita pensando ai risultati e alla creazione di valore per gli azionisti”. Adesso “come azionista rilevante ritengo che il Cda vada rivisto, mantenendo alcuni membri che hanno le caratteristiche di reputazione e indipendenza. Servono altre persone competenti, oltre a quelle che ci sono già, e qualche ciambellano in meno”. Lo afferma Diego Della Valle in un’intervista in cui sottolinea di non essere “disponibile” a rientrare nel Cda.



Della Valle dice no a un accordo con La Stampa, di proprietà della Fiat. “Sento voci preoccupanti su ipotesi di accordi tra i due gruppi che sarebbero disastrosi per Rcs. Pertanto chi tenterà operazioni di questo tipo se ne assumerà la responsabilità, anche a livello personale”, dichiara. “Rcs ha già pagato alla Fiat il pedaggio Fabbri, operazione che non ha certo fatto bene a Rizzoli, e nessuno pensi che si possano riproporre cose simili”.



Sull'Ad Scott Jovane, “i nostri rapporti sono cordiali anche se io non considero adeguato il piano da lui preparato”, dice il patron di Tod’s. “La sua permanenza alla Rizzoli sarà decisa dai risultati che porterà a casa e non dalla vicinanza a questo o a quell'azionista”.



Quanto a Bazoli, “visti i risultati e la condizione di Rcs oggi, la sua era al Corriere è da considerarsi finita, per fortuna. Se l’azienda oggi è in queste condizioni è prevalentemente colpa sua, anche se non solo sua”, sostiene Della Valle, secondo cui “è finita anche l’epoca di Bazoli banchiere. Sarà sempre più imbarazzante per chi lo sostiene giustificare il suo modo arcaico e miope di operare. Mi auguro che ne prenda atto il prima possibile e decida da solo di farsi da parte. Banca Intesa ha ottimi manager pronti a sostenere lo sviluppo di una grande banca; bisogna dare loro fiducia”.



Corre Rcs in Piazza Affari dopo l'intervista di Della Valle. Il titolo guadagna il 2,22% a 1,7 euro, dopo aver toccato un massimo di 1,72 euro. Diego Della Valle non si è detto disponibile ad un impegno diretto nel Cda del gruppo di via Solferino.