La soluzione per chi ha già dato l'anticipo per lavori come l'installazione di caldaie e infissi tra le modifiche al decreto Superbonus. La norma-emendamento (firmato dalla Lega) chiede di non applicare lo stop a cessione del credito per gli interventi di edilizia libera per i quali non è prevista la presentazione di un titolo abilitativo.
Superbonus, la soluzione per caldaie e infissi
Quale può essere la via d’uscita nel caso di acconto già pagato per infissi, caldaie o condizionatori? Il punto è che per questi il blocco dello sconto in fattura decorre dal momento dell’esecuzione dei lavori. Spesso però l’esecuzione di lavori avviene molto tempo dopo il pagamento dei lavori stessi o magari del primo acconto, così a rimanere esodati dai bonus casa sono stati in molti. Per ovviare a questa distorsione, il governo più che far scivolare in avanti la data del blocco delle cessioni punterebbe ad agganciare il diritto allo sconto in fattura al pagamento dei lavori anche dell’acconto. Un momento facilmente riscontrabile dal fisco anche grazie ai bonifici parlanti. Oppure, lo sconto in fattura potrebbe rimanere per chi può dimostrare di aver già attivato la procedura con un contratto in data certa.
La norma salva-sconti
C'è poi l'accordo sulla norma “salva-sconti” del 2022.
Gli emendamenti al decreto Superbonus
Sul tavolo della commissione Finanze della Camera sono oltre 300 gli emendamenti arrivati dai partiti: molti di questi sono già stati dichiarati inammissibili. Le votazioni in commissione dovrebbero iniziare questa settimana, mentre il 27 marzo è calendarizzato l’avvio della discussione in Aula (poi il decreto, che scade il 17 aprile, dovrà passare in Senato).
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