Tra quelle relative alle aziende c'è la proposta – condivisa da più partiti – di rifinanziamento della Nuova Sabatini, che dovrebbe essere tra le modifiche in pole position, oltre alla richiesta di estendere fino a fine anno, o almeno fino a settembre, il credito di imposta sugli affitti. Alle misure di natura generale si affiancano quelle rivolte a settori specifici che hanno subito maggiormente la crisi generata dalla pandemia da Covid: in particolare, ristorazione collettiva, il settore tessile, le fiere, fino alla richiesta bipartisan di rinviare ancora l'entrata in vigore del nuovo codice delle crisi d'impresa. Tutti i gruppi parlamentari hanno presentato inoltre un emendamento "fotocopia" per intervenire contro il caro-materie prime.
In settimana si voterà anche sulla proroga del Superbonus 110% fino al 2023 e per l'estensione agli alberghi. Il Movimento 5 Stelle ha riproposto il cosiddetto Superbonus imprese, cioè la possibilità di cedere il credito d'imposta 4.0 approvato e poi cassato dalla Ragioneria per problemi di coperture.
Infine, si valuta la possibilità di fissare l'Iva al 4% per i biglietti, in particolare per circhi e spettacoli viaggianti, o di non far pagare i costi della presenza dei Vigili del fuoco per dare sollievo ai settori che più hanno pagato le chiusure anti-Covid. Tra gli emendamenti proposti anche un fondo ad hoc per le agenzia di animazione nei villaggi, per le discoteche, per il settore pirotecnico, quello apistico o per i birrifici artigianali o per gli allevatori di bovini. Una proposta a firma Trano riguarda un contributo di solidarietà da parte dei parlamentari e delle alte cariche (con un nuovo tetto ai compensi) da devolvere alle attività chiuse per ridurre i contagi. Tra i 500 emendamenti segnalati, che non andranno al voto prima della fine della prossima settimana, anche la richiesta a prima firma Paita, di stop ai pedaggi in Liguria per il caos lavori in autostrada.
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