Aumenti nelle pensioni e in busta paga in arrivo grazie al decreto Aiuti bis della prossima settimana. Interventi che permetteranno a lavoratori e pensionati di avere più soldi alla fine del mese. Per i primi è in programma un ulteriore taglio del cuneo fiscale, per i secondi l'anticipo della rivalutazione degli assegni pensionistici punteranno a ridare fiato al potere d'acquisto eroso in questi mesi dall'inflazione galoppante, che ormai viaggia vicino all'8%, e dal caro energia. Oltre alla proroga dello sconto carburanti e bonus bollette, il governo sta mettendo a punto un altro taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe essere di un punto percentuale - aggiuntivo rispetto a quello di 0,8 punti già in vigore fino a fine anno - per sei mesi (da luglio a dicembre prossimo) per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro l'anno. Per i pensionati, invece, arriverà l'anticipo della rivalutazione di tre mesi (che era prevista per gennaio 2023) che dovrebbe essere «attorno al 2%», come afferma il sottosegretario all'Economia, Federico Freni, in una intervista al Messaggero. Il Consiglio dei ministri è atteso a metà della prossima settimana, tra mercoledì e giovedì, per il via libera al pacchetto di misure.
Pensioni e cuneo: gli interventi sul tavolo
Ancora sul tavolo la definizione dei costi - in totale il decreto può contare su risorse per 14,3 miliardi -, l'intervento sulle pensioni dovrebbe riguardare tutti e non solo chi ha assegni fino a 35 mila euro l'anno (la soglia indicata per i lavoratori beneficiari della decontribuzione fino a fine 2022), ma anche su questo la valutazione è in corso.
L'ok dei sindacati
La strada, per i sindacati, è quella giusta. «La decisione del governo di anticipare a settembre l'applicazione della rivalutazione con l'attribuzione del 2% è un segnale positivo», commenta il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga. A rimarcare di essere «d'accordo» sulla decontribuzione per aumentare il netto in busta paga e sull'anticipo della rivalutazione è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che però insiste perché con la prossima legge di Bilancio questi interventi diventino «strutturali». Cgil, Cisl e Uil restano inoltre convinti della necessità di aumentare la tassa sugli extraprofitti delle imprese energetiche e allargarla alle multinazionali della logistica e dell'economia digitale. Nel pacchetto di misure, sul bonus 200 euro si lavora perché vada a chi era rimasto escluso, come precari e stagionali (25 milioni il costo stimato).
Smart working: proroga per i genitori degli under 14
Sul fronte smart working è attesa la proroga per i lavoratori fragili e per i genitori di under-14 , proposta dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in scadenza domani, 31 luglio: si ragiona sulla possibilità di esternderlo fino a fine ottobre o fine dicembre. Confermato il pacchetto energia, con la proroga della misura taglia-bollette anche per l'ultimo trimestre dell'anno, dei crediti di imposta per le imprese e dello sconto benzina (che dovrebbe essere esteso dal 21 agosto fino a fine ottobre per un costo di circa 2 miliardi). Sul taglio dell'Iva continua il pressing dei commercianti e di alcuni partiti: «Si può azzerare su alcuni beni e per un tempo ridotto, uno o due mesi. Mi batterò perché sia inserita nel decreto», afferma Freni.
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