Pensioni, anno bianco per autonomi e partite Iva: da domani domande per l'esonero contributivo fino a 3mila euro

Anno bianco per autonomi e partite Iva, da domani domande per l'esonero contributivo fino a 3mila euro
Anno bianco per autonomi e partite Iva, da domani domande per l'esonero contributivo fino a 3mila euro
di R.Ec.
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Martedì 24 Agosto 2021, 16:35 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 15:30

L'anno bianco per autonomi e partite Iva arriva alla suo momento clou. Da domani, 25 agosto, come annunciato dall'Inps, queste categorie di persone (iscritte alla gestione autonoma dell'Istituto di previdenza e alle casse professionali) potranno presentare la domanda per l'esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali fino a 3mila euro, come previsto dalla legge di Bilancio del 2020 e dall'ultimo decreto interministeriale pubblicato sul sito del ministero del Lavoro. Da qui al prossimo 30 settembre, quindi, migliaia di contribuenti avranno una sostanziosa boccata d'ossigeno dopo la fase più dura della crisi Covid, con la speranza che anche questa misura possa favorire la ripartenza.

Esonero dei contributi per partite Iva e autonomi, quanto vale

Lo sconto sui versamenti può arrivare alla cifra massima di 3mila euro su base annua a persona, compatibilmente con le risorse a disposizione dell'Inps (circa un miliardo e mezzo di euro). L'esonero è riparametrato e applicato su base mensile per ogni lavoratore.

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Ma «in caso di superamento del limite di spesa, l’Istituto provvede, ai sensi del comma 9 del predetto articolo 2, a ridurre l’agevolazione individuale in misura proporzionale alla platea dei beneficiari».

Quindi tante domande uguale diminuzione dello sconto.

I paletti e le eccezioni

Per usufruirne, in ogni caso, bisogna avere un reddito entro la soglia dei 50mila euro nell'anno di imposizione 2019, con un corrispettivo calo di fatturato di almeno il 33% nel 2020. Le domande si possono presentare entro il prossimo 30 settembre. Dopo questa data l’Inps comunicherà l’importo che spetta a ogni lavoratore «in considerazione delle domande ricevute».



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Alcune eccezioni: sono esclusi gli autonomi che hanno avviato la loro attività quest'anno, mentre chi lo ha fatto nel 2020 beneficia dello sconto a prescindere dai paletti geenrali. E ancora: l'esonero parziale va anche a chi non ha pagato ancora tutti i contributi. Per farlo c'è tempo infatti fino al 31 ottobre, dal giorno dopo scatteranno i controlli.

La domanda

La domanda di esonero è praticamente un'autocertificazione dei requisiti richiesti e dell'assenza di situazioni di incompatibilità. Nella richiesta va dichiarata la regolarità nel versamento della contribuzione previdenziale obbligatoria e di non aver superato l'importo di aiuti concedibili al singolo.

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Per inoltrarla bisogna utilizzare il sito dell'Inps, accedendo al Cassetto previdenziale. Per artigiani e commercianti bisogna accedere a "Cassetto previdenziale per Artigiani e Commercianti” e poi “Esonero contributivo art.1, co 20-22 bis L.178/2020”. Per i professionisti nella gestione separata Inps, “Cassetto Previdenziale Liberi Professionisti”, quindi “Domande Telematiche”  e infine “Esonero contributivo L. 178/2020”. Per i coltivatori, invece, si deve andare su “Cassetto lavoratori autonomi Agricoli” e poi cliccare su “Comunicazione bidirezionale”.

I pagamenti eccedenti

Lo sconto ha a che fare con i contributi fissi che scadono entro la fine dell'anno, senza includere la contribuzione e i premi che sono dovuti all'Inail. Se il totale della contribuzione supera l'importo dell'esonero il lavoratore autonomo ha un mese di tempo, da quando gli viene comunicato quanto gli spetta di sconto, per pagare l'eccedente. Se lo fa oltre il termine scattano interessi e sanzioni civili.

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