Mutui, tasso variabile verso maxi aumento: fino a 200 euro in più. Cosa succede se la Bce alza i tassi

Le simulazioni di Facile.it in vista del possibile intervento della Banca Centrale. Così cambiano le rate

Mutui, tasso variabile verso maxi aumento: fino a 200 euro in più. Cosa succede se la Bca alza i tassi
Mutui, tasso variabile verso maxi aumento: fino a 200 euro in più. Cosa succede se la Bca alza i tassi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 12:27

Le rate dei mutui a tasso variabile sono destinate a crescere nuovamente, con rincari fino a 197 euro in un anno. Se oggi, giovedì 2 febbraio la Bce dovesse confermare un nuovo incremento dei tassi di 50 punti base, la rata di un finanziamento medio potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro. È quanto risulta dalle simulazioni di Facile.it.

Mutui, l'analisi sui tassi

Per l'analisi Facile.it ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022, analizzando come è cresciuta la rata dal momento della stipula e come potrebbe ulteriormente salire nei prossimi mesi a seguito del rialzo dei tassi da parte della Bce. Il tasso (Tan) di partenza sottoscritto a gennaio 2022 e usato nell'analisi è pari a 0,67%, corrispondente ad una rata mensile di 456 euro. A partire dalla seconda metà dello scorso anno, a causa dei quattro aumenti del costo del denaro decisi dalla Banca Centrale Europea, la rata ha iniziato a salire considerevolmente arrivando, a gennaio 2023, a 619 euro e, come detto, se la Bce decidesse di aumentare i tassi di altri 50 punti base e l'Euribor crescesse in modo analogo, la rata mensile del mutuatario arriverebbe nei prossimi mesi addirittura a circa 653 euro, vale a dire 197 euro in più rispetto a gennaio 2022 (+43,2%).

La corsa dei tassi

La corsa dei tassi potrebbe non fermarsi con l’annuncio di febbraio: guardando alle aspettative di mercato, gli esperti prevedono che l’Euribor a 3 mesi cresca ancora arrivando a giugno 2023 intorno a 3,4%: se le previsioni fossero corrette, la rata del mutuatario preso in esame arriverebbe a ben 711 euro, 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022. 

I nuovi rialzi

«Se è vero che l’Euribor si muove in base alle aspettative dei tassi Bce - e non è detto che cresca in modo analogo agli indici della Banca centrale - l’ultimo anno ci ha mostrato come i due valori siano strettamente correlati», spiegano gli esperti di Facile.it. «Per tutelarsi da futuri rincari i mutuatari possono ricorrere ad una surroga o alla rinegoziazione, eventualmente approfittando delle condizioni introdotte dal Governo con la Legge di bilancio.

Non esiste in assoluto una soluzione migliore rispetto all’altra; il consiglio se si vuole passare dal tasso variabile a quello fisso è di rivolgersi ad un consulente così da identificare la soluzione più adatta alle proprie esigenze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA