Metalmeccanici, firmato il nuovo contratto nazionale: 112 euro di aumento

Metalmeccanici, firmato il nuovo contratto nazionale: 112 euro di aumento
3 Minuti di Lettura
Venerdì 5 Febbraio 2021, 22:14 - Ultimo aggiornamento: 22:21

Firmato il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici. Dopo un lunga trattativa iniziata 15 mesi fa, uno sciopero e momenti di tensione, Federmeccanica e Assistal con Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del Ccnl scaduto a fine 2019. Chiuso, dopo una quattro giorni di tavoli, con un aumento medio a regime di 112 euro, ma spalmato su più anni: la durata del contratto parte, infatti, da gennaio 2021 e arriva a giugno 2024 (rispetto alla normale scadenza che sarebbe stata nel 2022). Il 2020 viene invece coperto dal precedente contratto con l'adeguamento all'inflazione Ipca.

Un contratto che interessa un milione e seicentomila lavoratori. E viene accolto con soddisfazione sia dai sindacati che dalle imprese, perché considerato un segnale positivo e di fiducia per il mondo del lavoro e per il Paese. L'accordo passerà ora al voto dei lavoratori.

La strada per arrivare all'intesa è stata lunga e spesso in salita. Nella piattaforma unitaria del 2019 i sindacati avevano chiesto un aumento sul trattamento economico minimo di 144 euro; le aziende con la proposta presentata a novembre scorso avevano messo sul tavolo un incremento di 65 euro, per il 2021-2023, sul trattamento retributivo complessivo.

Poi la stretta finale, nelle ultime 24 ore, e l'intesa sui 112 euro di aumento medio in busta paga per il quinto livello, 100 euro per il terzo. Quattro le tranche previste a giugno di ogni anno: 25 euro per il 2021, 25 euro per il 2022, 27 euro per il 2023 e 35 euro per il 2024. A questi si sommano i 12 euro dell'indice Ipca sui minimi da giugno 2020 per effetto dell'ultrattività del Ccnl precedente.

Confermati, inoltre, 200 euro l'anno di flexible benefit.

Ma oltre la parte salariale, arriva la riforma dell'inquadramento professionale, fermo agli anni '70, considerata una svolta, con tra l'altro il superamento del primo livello da giugno 2021. Previsto, inoltre, il rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali, del diritto alla formazione, alla salute e alla sicurezza, del contrasto alla violenza contro le donne e della clausola sociale sugli appalti pubblici.

Il contratto «è per noi un risultato straordinario», commenta la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David, ricordando che l'accordo verrà illustrato nelle assemblee e sottoposto al referendum vincolante tra i lavoratori. I metalmeccanici «danno una grande risposta di fiducia e stabilità al Paese intero», afferma il segretario generale della Fim, Roberto Benaglia. «Oggi i metalmeccanici fanno la storia rinnovando il miglior contratto degli ultimi anni», evidenzia il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. Soddisfatte anche le imprese. «La nostra volontà è sempre stata chiara: fare il contratto.

Dopo un confronto serrato ma costruttivo abbiamo trovato la chiave per un rinnovo che rispettasse le due condizioni imprescindibili: continuità e sostenibilità», dichiara il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz. «Abbiamo dato un segnale fortissimo non solo per le nostre imprese e per i nostri lavoratori, ma anche verso le istituzioni», commenta il presidente di Assistal, Angelo Carlini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA